IN ATENEO
UNICEF e Università di Padova per i diritti dei bambini. Un accordo di idee, fatti e azione
Il Centro di ateneo per i diritti umani “Antonio Papisca” dell’università di Padova firma con l'UNICEF un protocollo d'intesa per confermare la sua partecipazione attiva nella promozione e nella difesa dei diritti dell'infanzia. La firma porta la data del 6 settembre 2019, in occasione del 30° anniversario della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, che dal 1989 ad oggi vede l'impegno di 196 stati a rispettarne i principi.
Al centro di questo importantissimo testo giuridico si trova il riconoscimento di tutti i bambini del mondo come persone “titolari di diritti civili, sociali, politici, culturali ed economici”. Ed è su questo che si basa il protocollo d'intesa firmato dalla professoressa Gabriella Salviulo, direttrice del Centro di ateneo per i diritti umani, e Francesco Samengo, presidente di UNICEF Italia.
La professoressa Salviulo testimonia la volontà dell'ateneo di portare avanti con impegno questa collaborazione sancita dal protocollo triennale, contribuendo alla formazione di nuovi volontari UNICEF e dando la possibilità agli studenti di svolgere stage presso le strutture dell'ente.
Francesco Samengo commenta che “Troppo spesso ancora troppi bambini e adolescenti sono a rischio”. E per questo l'UNICEF intende “richiamare a raccolta tutte le realtà coinvolte e costruire alleanze per migliore la vita dei bambini e degli adolescenti”.
Gli ambiti di maggiore preoccupazione per quanto riguarda i diritti dell'infanzia, ricorda il presidente Samengo, sono il diritto a un'istruzione efficiente e adeguata con un livello qualitativo uniforme su tutto il territorio nazionale, il diritto alla non discriminazione, e l'importanza di portare avanti attività di promozione delle vaccinazioni.
È giusto, stando alle parole di Samengo, che lo stato italiano assicuri risorse economiche destinate ad incrementare politiche e programmi sull'infanzia, sottolineando l'importanza dell'ascolto e della partecipazione dei bambini e dei ragazzi in tutte le decisioni che li riguardano.
“Con la richiesta al governo di istituzionalizzare tali provvedimenti, consapevoli dell'importanza di mettere in moto un cambiamento epocale nel costruire un mondo meno violento, più equo e rispettoso delle diversità e dei diritti di ogni essere umano, il comitato italiano dell'UNICEF ha organizzato attività e programmi di sensibilizzazione e promozione rivolti alla società italiana nel suo insieme”, dichiara il presidente Samengo.
Riprese e montaggio di Elisa Speronello
Il professor Marco Mascia, cattedra UNESCO “diritti umani, democrazia e pace”, ricorda che nonostante i bambini dispongano di un corpus organico di norme come mai in passato, i loro diritti sono ancora ampiamente violati, e per questo è fondamentale mettere al centro la formazione dei giovani e degli adulti.
“Come scriveva Antonio Papisca”, aggiunge Mascia, “la convenzione internazionale è uno strumento di formazione degli adulti alla centralità dei bambini”.
“C'è posto per tutti per dare corpo ai diritti” sottolinea la professoressa Laura Nota, delegata del Rettore in materia di inclusione e disabilità, la quale ritiene fondamentale promuovere contesti che permettano ai bambini di respirare i diritti umani oltre le disuguaglianze economiche e sociali che troppo spesso li colpiscono.
Presenti all'incontro anche Mariella Andreatta, presidente del comitato regionale Veneto per l’UNICEF, Nicole Fraccaroli, responsabile YoUnicef Verona, Francesca Benciolini, assessore alla pace, ai diritti umani e alla cooperazione internazionale del comune di Padova, e Roberto Valente, segretario generale del consiglio regionale del Veneto, che afferma che “i bambini non sono solo i cittadini del domani, ma anche quelli di oggi”.