IN ATENEO
Contest Nazionale tra Scuole di Specializzazione su casi clinici nefrologici: a Padova il primo posto
di Antonio Massariolo
"I reni per caso": è questo il nome che si sono dati gli studenti della scuola di specializzazione in Nefrologia dell'università di Padova per partecipare al Contest Nazionale tra Scuole di Specializzazione su casi clinici nefrologici a Rimini. Un nome che ha portato bene visto il risultato finale.
Il primo Contest nazionale a squadre, organizzato dalla Società Italiana di Nefrologia e dedicato a giovani specializzandi, ha avuto il suo epilogo nella finalissima che si è svolta il 5 ottobre scorso in occasione del Congresso della Società Italiana di Nefrologia che si è tenuto a Rimini.
Dopo aver affrontato e vinto le sfide con i rappresentanti delle Scuole di Specializzazione di Napoli e Parma, i rappresentanti della Scuola di Specializzazione in Nefrologia dell’Università di Padova - Elena Naso, Luca Sgarabotto, Matteo Rigato e Marco Pasqualetto, tutti iscritti al II anno del corso di specializzazione - hanno nettamente superato nella finalissima “Quelli che il Calcio-Fosforo” dell’Università di Brescia, classificandosi così Primi Assoluti nel Contest Nazionale.
Al calendario di gare a eliminazione diretta si sono sfidate otto squadre in rappresentanza delle Scuole di Specializzazione in Nefrologia di Atenei italiani: “Romolo e Rene” (Roma), “I Reni per Caso” (Padova), “L’ansia di Henle” (Genova), “Taaac” (Parma), “Il Nefrone Sbagliato” (Bari), “Quelli che il Calcio-Fosforo” (Brescia), “Nefroni” (Napoli) ed “I controcorrente” (Catanzaro).
"Questo risultato ottenuto sul campo dai giovani specializzandi è motivo di grande orgoglio per tutti i docenti della Scuola e per me in particolare perché hanno dimostrato la loro preparazione clinica - dice il Professor Lorenzo Calò, Direttore della Scuola di Specializzazione in Nefrologia dell’Università di Padova, che ha assistito alla sfida finale - È un riconoscimento alla qualità dell’attività didattica e clinica svolta per la formazione degli specializzandi da tutta la Scuola di Padova, includendo anche le strutture afferenti alla rete formativa di Nefrologia di Treviso e Bolzano. Affrontare casi clinici reali, confrontarsi nella risposta, attingere alle conoscenze maturate durante gli anni di studio e lavorare sotto pressione - continua Calò - è certamente un’abitudine mentale a cui ogni specializzando si abitua. Mi fa piacere pensare che questa volta, anche se per gioco, le ottime decisioni che hanno preso in termini di risposta ai quesiti e terapie non avessero a valle una conferma da parte di un collega senior o mentore come accade in corsia. Sottolineo allora in questo confronto con gli altri l’importanza del binomio responsabilità decisionale e conoscenza. Altro non è che – conclude Lorenzo Calò – quel che ogni medico dice nel suo giuramento professionale: prestare, in scienza e coscienza, la sua opera".