IN ATENEO

Premio Nobel per la Fisica agli scopritori delle onde gravitazionali

È stato assegnato il premio Nobel per la fisica 2017 a Rainer Weiss, professore emerito di fisica al Massachussets Institute of Technology (MIT), Barry Clark Barish, professore emerito di fisica al California Institute of Technology (CALTECH) e Kip Stephen Thorne, professore di fisica teorica al CALTECH fino al 2009 (e noto al grande pubblico anche per aver fatto da consulente scientifico nella produzione del film Interstellar) per quella che è stata definita la scoperta del secolo: la rilevazione delle onde gravitazionali. L'esistenza di queste ultime era stata predetta dalla teoria della relatività generale di Einstein, ma l'osservazione empirica, come spesso accade nella scienza, ha dovuto attendere 100 anni. Questa scoperta ci immette nell’era dell’astronomia gravitazionale, un modo completamente nuovo per studiare il nostro universo.

I vincitori del Nobel sono stati premiati per aver ideato e promosso la costruzione degli interferometri laser di Michelson, LIGO e VIRGO, che hanno permesso la rilevazione delle onde gravitazionali emesse dalla fusione di due buchi neri. Il primo, acronimo in inglese per Osservatorio interferometro laser delle onde gravitazionali, si trova a Livingston in Lousiana, mentre il secondo è situato nel Comune di Cascina in provincia di Pisa, dove si trova lo European Gravitational Observatory (EGO).

LIGO e VIRGO sono progetti frutto di una larga collaborazione internazionale a cui hanno partecipato anche diversi ricercatori dell'università di Padova; tra gli altri, Gabriele Vedovato, (Istituto nazionale di fisica nucleare INFN di Padova) che nel settembre 2015 fu il primo a vedere il segnale captato.

Fin dai primi anni Novanta ricercatori della sezione di Padova dell'INFN e dell'università di Padova sono stati coinvolti nelle ricerche delle onde gravitazionali, poiché in stretta collaborazione con il dipartimento di Fisica dell'università di Trento, avevano realizzato e operato il rivelatore di onde gravitazionali AURIGA ai Laboratori nazionali di Legnaro dell'INFN.

Il gruppo Padova-Trento è impegnato sia sul fronte dell'analisi dati, avendo tra l'altro dato un importante contributo alla prima rivelazione di onde gravitazionali annunciata nel febbraio 2016, sia su quello degli sviluppi strumentali, lavorando alle sospensioni e avendo un ruolo guida nella riduzione del rumore quantistico, che è tra i principali fattori che limitano la sensibilità dei moderni interferometri.

Proprio il 28 settembre scorso il gruppo di ricerca internazionale di Ligo e Virgo aveva dato l'annuncio di un nuovo di un nuovo segnale captato proveniente dal collasso di due buchi neri che avevano generato una nuova onda gravitazionale, la prima registrata anche dall’interferometro italiano Virgo.

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