IN ATENEO

FFO 2018, all'università di Padova fondi per 4,88 milioni in più rispetto al 2017

Il ministero dell’Università e della Ricerca ha pubblicato i criteri di riparto e le assegnazioni alle università statali del Fondo di finanziamento ordinario (FFO) per l’anno 2018 e l’università di Padova si è vista premiata, collocandosi per la prima volta al primo posto tra gli atenei italiani in termini di rapporto tra quota premiale (attribuita in base ai risultati) e quota storica. Il Fondo – la voce principale di budget delle università italiane – è costituito da una quota base, calcolata in parte su una base storica e in parte in base alla metodologia del costo standard di formazione dello studente in corso, e dalla cosiddetta quota premiale, stabilita ed erogata in base ai risultati della ricerca scientifica, del reclutamento e della programmazione responsabile degli ateneo. A questo si aggiunge una quota perequativa, che tiene in conto del costo della vita e della qualità e diffusione dei mezzi di trasporto nella sede universitaria. 

Le assegnazioni dell’FFO sono assoggettate a un limite massimo di variazione rispetto all’anno precedente e pari al 2% in riduzione e al 3% in aumento.

L’università di Padova, basandosi su quota base premiale e perequativa, ha ottenuto un’assegnazione superiore di circa 4,88 milioni di euro rispetto all’anno precedente, pari a circa l’1,87%. Un risultato possibile per la performance della quota premiale e per la buona struttura del costo standard. Nel complesso a Padova spettano 304 milioni di euro, di questi 28 sono per interventi già previsti, fra i quali la prima tranche di finanziamento per i dipartimenti di eccellenza, gli altri 276 milioni sono ripartiti tra quota base (circa 179 milioni), quota premiale (circa 83 milioni) e perequativa (2,5 milioni).

Un risultato importante, visto che in termini di rapporto tra quota premiale (attribuita in base ai risultati) e quota storica l’ateneo di Padova si colloca per la prima volta al primo posto tra gli atenei italiani.

"Un grande risultato – afferma il Rettore dell’Università di Padova, Rosario Rizzuto – possibile solo grazie allo sforzo collettivo di tutto l’ateneo. Essere primi nel peso della quota premiale certifica, ancora una volta, la qualità della nostra ricerca e non solo. È testimonianza forte della capacità di reclutamento: un dato che si proietta nel futuro. Ed è anche segno dell’efficacia nella risposta degli obiettivi posti dal Ministero, fra i quali, ad esempio, la spinta all’internazionalizzazione come dimostra l’incremento forte di studenti stranieri che scelgono l’università di Padova per i loro studi. C’è grande orgoglio per il riconoscimento delle performance di un ateneo forte in tutte le sue anime".

"Secondo il sistema di valutazione del Miur – afferma il direttore generale dell’università di Padova, Alberto Scuttari  – ogni euro investito nell’università di Padova, produce i risultati migliori dell’intero sistema universitario italiano per qualità della ricerca, qualità del reclutamento e capacità di programmazione. Inoltre la struttura dei costi per la formazione di un studente in corso, risulta particolarmente efficiente in relazione alle dimensioni dell’ateneo. Questo ha consentito all’ateneo di essere uno dei pochi a ottenere un aumento del finanziamento ministeriale rispetto all’anno precedente e premia l’impegno di tutto il personale".

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