UNIVERSITÀ E SCUOLA

Il nuovo ranking che valuta la sostenibilità

Ogni anno dal 2004 la Quacquarelli Symonds, la società fondata nel 1990 da Nunzio Quacquarelli e Matt Symonds, pubblica il QS World University Rankings, cioè la classifica delle migliori università del mondo. Dal 2010 poi, sono stati affiancati anche una serie di altri ranking tematici che vanno dal QS World University Ranking by Subject, dove la comparazione tra le università viene effettuata sulla base della disciplina scientifica, il QS Graduate Employability Rankings che valuta la facilità di immissione nel mercato del lavoro degli studenti formati da un ateneo, il QS Best Student Cities e molti altri.

 

Il QS World University Ranking è da sempre uno dei più autorevoli e seguiti ranking sulle università a livello mondiale

Il QS World University Ranking è da sempre uno dei più autorevoli e seguiti ranking sulle università a livello mondiale e dall’edizione del 2022 ha deciso di introdurre una nuova graduatoria: l’ESG. La scelta è stata fatta per consegnare un quadro generale su come le università stanno agendo in tema di sostenibilità.

L’acronimo ESG infatti sta per Environmental, in cui si analizzano come le università si comportano nei confronti dell’ambiente, Social, in cui  criteri valutano l’impatto sociale dell’ateneo e quindi anche le relazioni con il territorio, i propri lavoratori e gli studenti, ed infine la lettera G sta per Governance, i riguarda i temi di una gestione aziendale ispirata a buone pratiche e a principi etici. Abbiamo scritto aziendale proprio perché inizialmente il ranking ESG è nato proprio per valutare la sostenibilità delle imprese. QS adesso ha voluto importare questi criteri anche nella valutazione degli atenei mondiali, per capire come questi stanno facendo fronte alle attuali sfide ambientali, sociali e di governance. Di fatto quindi la QS World University Rankings: Sustainability, classifica, secondo diversi indicatori, la sostenibilità delle università.

Il QS World University Rankings: Sustainability - I criteri

La graduatoria si basa su due diverse macro-categorie: impatto sociale ed impatto ambientale.

Gli indicatori presenti nella prima riguardano, secondo un peso all’interno della classifica indirettamente proporzionale a come scritte: l’uguaglianza di genere, lo scambio di conoscenze, l’impatto dell’educazione, le opportunità lavorative e la qualità della vita. Ognuno di questi indicatori ne contiene all’interno degli altri.

Prendendo ad esempio l’indicatore di “uguaglianza”, come sotto indicatori troviamo: l’impatto della ricerca sugli SDG (obiettivi di sviluppo sostenibile) per l'uguaglianza, l’equilibrio nel rapporto di genere sia tra gli studenti che tra le facoltà, cioè il totale degli studenti e la percentuale maschile di questi, la presenza femminile nei ruoli di leadership, l’inclusività nel complesso ed in particolare il supporto alle persone con disabilità.

Ognuno di questi sotto indicatori ha un peso diverso nella valutazione della QS World University Rankings: Sustainability. In totale sono 23 i sotto indicatori che valutano l’impatto sociale degli atenei, nove in più rispetto a quelli riferiti all’impatto ambientale. Questa seconda macro-categoria vede al suo interno una divisione per: sostenibilità delle istituzioni, sostenibilità nella formazione e sostenibilità nella ricerca. Anche in questo caso quindi, i sotto indicatori sono diversi e vanno dall’impegno per l’innovazione ai vari report sul consumo di energia, acqua e sulla chiarezza delle proprie emissioni.

 

L’obiettivo di QS, con questa nuova graduatoria, è quello di dare un ruolo centrale alle università, le quali, attraverso la ricerca, l'insegnamento e il coinvolgimento della comunità, hanno l'esperienza e l'opportunità di portare avanti lo sviluppo sostenibile.

Sviluppo sostenibile che sappiamo aver subito una brusca frenata negli ultimi anni. Alcuni obiettivi sembrano già molto lontani ed il loro raggiungimento nei tempi prestabiliti rischia di essere un puro miraggio. Dall’uguaglianza di genere all’impatto ambientale però proprio le università sono le istituzioni che possono dare un segnale chiaro al resto del mondo. Non basteranno certo solo gli atenei per raggiungere i target ma sono loro che possono tracciare la via da percorrere sia in ambito sociale che ambientale. L’obiettivo di QS è quindi proprio quello di fornire ai potenziali studenti una panoramica chiara e trasparente di quali università stanno agendo sul cambiamento ambientale e sociale ed allo stesso tempo aiutare gli atenei a monitorare i successi e confrontare i propri progressi.

“Questa non è progettata per essere una classifica statica - ha dichiarato Leigh Kamolins, QS Director of Analytics and Evaluation -. La sostenibilità è un'area dinamica, e significa che dovremo adattare obiettivi e parametri man mano che le migliori pratiche si evolveranno”.

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