Scrittore, storico della scienza e divulgatore (espressione che per la verità amava poco), docente e formatore di centinaia di giovani, intellettuale solido ma anche giocoso, dal tratto rinascimentale nella capacità di legare assieme – spesso nello stesso articolo – una scoperta scientifica a un contesto storico, allo stile di un quadro, al personaggio di un romanzo o al verso di una poesia. Pietro Greco (Ischia, 1955-2020) è stato molte cose: soprattutto però – dopo un breve prologo come ricercatore – è stato e ha sempre voluto essere un giornalista.
Pur affascinato dalla profondità e dalla complessità, non ha mai rinunciato a mettersi in gioco per trasmetterle a un pubblico più ampio possibile. In questo Pietro era mosso dall’amore per lo studio e per il confronto, ma anche dalla passione politica e civile: ovvero dalla convinzione che l’accesso alla conoscenza fosse una parte essenziale della cittadinanza. Tutta la conoscenza, anche quella apparentemente più “inutile” o inaccessibile: tanto più oggi, in cui tutti siamo chiamati a esprimere la nostra volontà su temi come il riscaldamento climatico e la ricerca su nuove fonti di energia, fino alla protezione della salute pubblica. “In Pietro Greco l’avventura della conoscenza non è mai disgiunta dai valori di giustizia, di eguaglianza e di libertà”, come scrive il direttore de Il Bo Live Telmo Pievani.
Un programma portato coerentemente avanti anche durante il periodo in cui, a partire da maggio 2018, Pietro Greco ha guidato la redazione de Il Bo Live, il giornale on line dell’università di Padova. Poco più di due anni e mezzo, in cui ha pubblicato su questa testata 267 articoli e decine di video e di podcast, organizzato e moderato incontri e convegni, ideato e curato una collana di libri. E proprio agli scritti di Pietro, a due anni esatti dalla morte, è dedicata l’ultima uscita de I libri de Il Bo Live: Per un’unica conoscenza.
“ In Pietro Greco l’avventura della conoscenza non è mai disgiunta dai valori di giustizia, di eguaglianza e di libertà
Una selezione di 50 articoli, uniti dal filo rosso della scienza e della conoscenza, organizzata secondo cinque temi cari all’autore: cittadinanza, ricerca, arte e cultura, storia e storie, salute. Quest’ultima trattata con un occhio particolare al Covid-19, che Pietro e la sua redazione videro sorgere e affrontarono in presa diretta dalla prospettiva privilegiata di un’università che, come quella di Padova, fu profondamente coinvolta nell’analisi e nel contrasto della pandemia.
Gli articoli scelti sono variegati per argomenti e lunghezza, come vari erano gli interessi di Pietro: mai però eterogenei, inconfondibili per lo stile e per il punto di vista spesso ironico e mai banale, sempre gentili nel coinvolgere il lettore in un ragionamento in cui quest’ultimo ha sempre l’ultima parola. Alcuni nascono come agili riflessioni sull’attualità, altri per ampiezza e profondità sono veri e propri minisaggi: tutti comunque da rileggere e da consultare, perché insieme sintetizzano un’analisi intelligente ed estremamente attuale dell’epoca che ci troviamo a vivere.
Rileggerli – così com’è stato raccoglierli in un volume – non rappresenta solo l’omaggio a un grande Maestro ma anche l’occasione di avere un riferimento, se non una guida, per attraversare il mondo con uno sguardo diverso e più ricco. “Non c’è il pericolo che i contenuti di questo libro invecchino – scrive nella prefazione Lucia Votano –. È vero che l’attualità vi è presente. Ma lo sguardo acuto e originale di Pietro travalica il tempo”.
