IN ATENEO

Sotto il segno di Elena Cornaro Piscopia

25 giugno 1678: Elena Lucrezia Cornaro Piscopia riceve il titolo di Magistra et Doctrix Philosophiae nello Studio di Padova, superando la discussione su due temi filosofici estratti a sorte “in maniera tanto egregia ed eccellente che rappresentò una prova rara e ammirevole” e diventando la prima donna laureata al mondo. Che cosa ci rimane oggi della figura determinata e determinante di Elena Cornaro Piscopia?

Col consenso di tutti e il responso dell'acclamazione a viva voce, l'illustrissima ed eccellentissima Elena Lucrezia Cornaro fu acclamata maestra e dottoressa alla presenza di una folla di nobili e di popolo

Con questa domanda e analizzando la realtà odierna, si è tenuto nel tardo pomeriggio di lunedì 25 giugno l’incontro Storie di eccellenza e cura al femminile, organizzato dalle associazioni Alumni e Amici dell’università di Padova: ricordando la prima alumna dell’università di Padova nel giorno della sua proclamazione, è stato presentato il premio di studio dedicato proprio a Elena Cornaro Piscopia, con la partecipazione di Solgar Italia Multinutrient.

“Valorizzare la figura di Elena è necessaria anche per mettere in luce - ha dichiarato Annalisa Oboe, prorettrice alla Relazioni sociali, culturali e di genere dell’università di Padova - il salto in avanti che ha fatto la nostra università laureando la prima donna al mondo. È importante ricordare questo gesto per riflettere sulla partecipazione delle donne nella vita accademica: oggi abbiamo un numero maggiore di donne iscritte all’università, con voti eccellenti e che riescono a laurearsi prima rispetto agli uomini. Tuttavia, una volta proclamate, non c’è un assorbimento nella società di queste eccellenze che noi formiamo, soprattutto in cariche importanti all’università”.

Possono partecipare al premio tutti coloro in possesso di una laurea magistrale o dottorato di ricerca, che non abbiano superato i 35 anni d’età e provenienti da qualsiasi ambiti di studio. Il tema principale delle tesi e ricerche proposte deve individuare e raccontare il contributo di donne che hanno studiato e/o lavorato nell’ateneo patavino in ogni ambito scientifico-disciplinare. La premiazione avverrà tra un anno, proprio nella data in cui Elena Cornaro Piscopia si è laureata: il primo premio è di 5.000 euro. Maggiori informazioni sono disponibili nella pagina dedicata di Unipd.

L’evento è proseguito con l’intervento di Vittorino Andreoli, psichiatra, scrittore e membro dell’accademia delle Scienze di New York, in cui ha analizzato e commentato un diverso tipo di violenza, la “violenza delle belle maniere”: “È una violenza che impedisce di esercitare, di fare; non ha manifestazioni eclatanti e porta inevitabilmente le persone a percorrere un sentiero diverso. Ci sono tante storie che riguardano eccellenze femminili che non si sono potute esprimere a pieno”. Tra le varie argomentazioni che il professor Andreoli ha presentato, il saper valorizzare la capacità della donna di accogliere combacia perfettamente con il racconto di Pietro Greco, giornalista e caporedattore de Il Bo Live, sulla storia d’amicizia tra Margherita Hack ed Eda Gjergo, una ragazza albanese con la passione per l’astronomia che ha vissuto per un periodo a fianco dell’astrofisica. Le parole dell'intervento hanno portato alla luce una figura di notevole empatia e determinazione, al di fuori di ogni conformismo. Storie di eccellenza e cura al femminile si è concluso con il contributo di Anna Giuliani, presidente di Solgar Italia, e Edy Dalla Vecchia, presidente delegazione Veneto - Trentino Alto Adige Aidda, Associazione imprenditrici e donne dirigenti d’azienda.

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