IN ATENEO
Cambiamenti climatici: l'università di Padova abbatte le emissioni di CO2
di Francesca Bastianon
L'università di Padova diventa green: dal 1 maggio, infatti, l'Ateneo utilizzerà per tutti i suoi stabili, oltre 160 e collocati tra Padova, Chioggia e Bressanone, solo energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili. L'università ha firmato, infatti, l'Opzione verde nell'ambito della convenzione Consip Energia Elettrica 16: grazie a questa sottoscrizione, l'ateneo ridurrà le proprie emissioni di CO2.
È in corso in queste ore la Marcia globale per il clima: i giovani di tutto il mondo scendono in piazza per l'#ambiente: #FridaysForFuture è una manifestazione nata sull'onda delle dichiarazioni di Greta Thunberg.
— Il Bo Live (@IlBoLive) 15 marzo 2019
Anche #Padova si mobilita pic.twitter.com/xLG26wb0Jw
"Negli ultimi due anni, in parallelo agli interventi sulle strutture e sui processi, abbiamo investito su progetti di mappatura e di conoscenza dello stato di fatto, presupposto fondamentale per definire le politiche con consapevolezza. – afferma Francesca da Porto, prorettrice all’Edilizia e sicurezza – In particolare, siamo partiti con la rilevazione dei consumi energetici in un’ottica di efficientamento complessivo; abbiamo poi condotto un’indagine sugli spostamenti casa-università, che ha coinvolto 2.000 dipendenti tra docenti e personale tecnico amministrativo e più di 13.000 studenti, che ci ha permesso di pianificare una serie di azioni coordinate sul tema della mobilità. Quest’anno abbiamo avviato due progetti di ricerca, uno finalizzato alla quantificazione e al monitoraggio della carbon footprint della nostra università, e uno volto alla mappatura partecipata del verde in una prospettiva di valorizzazione delle aree verdi dell’ateneo per massimizzarne il valore da un punto di vista ambientale".
Un passo importante nel percorso verso la minimizzazione dell’impatto ambientale che l’università di Padova ha intrapreso ormai da tempo: "Grazie alla sola dematerializzazione dei processi amministrativi, avviata nel 2017, le emissioni di CO2 sono calate di 15 tonnellate – afferma il direttore generale, Alberto Scuttari–. Questa cifra è centuplicata nel 2018 grazie alla sostituzione di 20 impianti di vecchia generazione in 16 complessi universitari con caldaie a condensazione di ultima generazione, che comporta un risparmio annuo di 750.000 metri cubi di metano corrispondenti a circa 1.500 tonnellate di CO2".