SOCIETÀ

Addio al federalismo? La scuola tedesca di fronte ai nuovi standard unificati di valutazione

Da Berlino nuove notizie sul processo di rinnovamento del sistema scolastico tedesco, che il Paese considera una priorità essenziale e che è in corso ormai da tempo: il 19 ottobre 2012 ad Amburgo, la Kultusministerkonferenz (KMK), la Conferenza dei ministri della cultura dei Länder tedeschi, ha presentato i nuovi standard federali per le prove di maturità nelle materie tedesco, matematica, inglese e francese. In un paese come l’Italia, dove le prime due prove d’esame di maturità vengono da sempre decise a livello nazionale e sono ampiamente discusse dai media perché considerate quasi uno specchio del paese, può sembrare qualcosa di scontato, un’annuncio di routine. In Germania, invece, si tratta di un’importante messa in discussione del federalismo, fortemente radicato in materia d’istruzione. Come prevede il Grundgesetz (Costituzione), infatti, le regioni, che in un sistema federale come quello tedesco hanno molte più competenze di quelle italiane, godono di un’ampia autonomia nella regolamentazione del sistema scolastico. Sono molte le differenze strutturali della scuola tra un Land e l’altro e a queste corrispondono anche imbarazzanti discrepanze nella preparazione degli alunni. Nell’attuale frammentazione risulta addirittura difficile o particolarmente sconveniente cambiare scuola in caso di trasferimento da una regione all’altra. Un alunno del Nordreno-Westfalia, per esempio, potrebbe trovarsi in difficoltà a frequentare una scuola in Baviera, così come per uno scolaro di questa regione potrebbe essere molto noioso ritrovarsi in una scuola berlinese. In questo contesto anche l’Abitur - così viene chiamata in Germania la maturità - varia a seconda dei Lände, per quanto riguarda i contenuti, le date e in alcuni casi anche l’anno scolastico in cui si sostiene. 

I nuovi standard decisi dalla KMK stabiliscono le competenze di cui devono essere in possesso tutti gli alunni tedeschi giunti alla fine del ciclo formativo della scuola superiore per quanto riguarda lingua tedesca, matematica, inglese e francese ed entreranno in vigore dall’anno scolastico 2016-17. Da quel momento, per queste materie, le scuole tedesche dovranno attenersi alle prove di maturità proposte a livello nazionale dalla KMK, elaborate in collaborazione con gli esperti dell’istituto di ricerca per la qualità dell’istruzione della Humboldt Universität di Berlino, l’IQB (Institut zur Qualitätsentwicklung im Bildungswesen). In realtà, le scuole godranno ancora di molta autonomia e non dovranno adottare in toto i nuovi modelli, ma questi ultimi dovranno essere contenuti, almeno in parte, nelle prove d’esame. Le prove di maturità continueranno a essere decise dagli insegnanti delle rispettive scuole, per poi essere approvate dalle autorità scolastiche competenti, o dai ministeri dell’istruzione regionali, in quelle regioni dove vengono stabilite a livello centrale. In questi sei Länder – Bassa Sassonia, Amburgo, Schleswig-Holstein, Baviera, Sassonia e Mecklemburg-Vorpommern – gli standard federali per la maturità dettati dalla KMK saranno introdotti già dal 2014. 

Il parere degli addetti ai lavori è discordante: per alcuni, come il ministro dell’istruzione del Nordreno-Westfalia, Sylvia Löhrmann, i nuovi standard serviranno a garantire una maggiore equità delle prove di maturità regionali, mentre per altri come Bernd Althusmann, ministro della Cultura della Bassa Sassonia, si tratta di un passo avanti verso la centralizzazione dell’esame di maturità, non necessariamente positivo. Secondo il GEW (Gewerkschaft Erziehung und Wissenschaft, Sindacato per l’educazione e la ricerca), i nuovi standard sono un buon compromesso tra l'attuale frammentazione e l'istituzione di una maturità unica. Mentre il dibattito sull’efficacia di questo provvedimento resta acceso e ampiamente discusso nei media, la KMK e l’IQB hanno già annunciato di essere al lavoro per la stesura di standard unitari anche per quanto riguarda le materie scientifiche come chimica, biologia e fisica.

Marco Salsi

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