SOCIETÀ

Giornalismo: una storia, delle fonti, un divano per ospitare i colleghi

Giornalisti che collaborano tra loro? L’idea può apparire un ossimoro perché la febbre dello scoop, della notizia da prima pagina trovata in solitudine, è un mito fondante della professione. Ma di fronte a un mondo che si fa sempre più stretto l’idea di creare hostwriter.org, un network no-profit per i giornalisti, appare geniale nella sua semplicità.  Hostwriter, infatti, ha l’obiettivo di aiutare giornalisti di tutto il mondo a trovare una storia, un collega e un divano”, e la home page del sito recita: “Hostwriter è un network no-profit per i giornalisti. Il nostro obiettivo è quello di connettere fra loro colleghi di tutto il mondo. Aderendo a hostwriter è possibile cercare e trovare un partner per la propria ricerca, per collaborare e per l’alloggio" .

Questo social network dedicato è stato ideato da tre giornaliste tedesche - Sandra Zistl, Tabea Grzeszyk e Tamara Anthony, membri del consiglio di Journalists.network e.v. - che dopo aver vissuto un’esperienza di accoglienza in Medio Oriente, hanno deciso di dare corpo all’opportunità di condividere ospitalità in primis, ma anche idee e informazioni.  

“L’assistenza reciproca è l'obiettivo di Hostwriter - spiegano le tre giornaliste su Facebook - Vogliamo promuovere il giornalismo e le collaborazioni tra colleghi stranieri. Noi non siamo un elenco noioso, siamo una rete vivente. Il giornalismo è noto come un settore competitivo, ma ci sono casi in cui lavorare insieme a una storia può dare risultati migliori rispetto al muoversi da lupo solitario. Internet e i social media hanno portato maggiori opportunità di collaborazione e Hostwriter vuole renderla un po’ più facile”.

Tebea Grzeszyk spiega: “Ho l’impressione che alcuni giornalisti freelance si chiudano a riccio, nascondendo i loro contatti perché temono di non vendere più le loro storie: c’è isolamento e competizione. Credo che non si debba necessariamente sgomitare, ma che si possa al contrario trarre vantaggio gli uni dagli altri. Se si collabora al di là dei confini, non c’è ragione di competere. E se si lavora insieme si avrà una storia migliore”.

La filosofia di questo network tra giornalisti, infatti, è davvero semplice: lavorare insieme collaborando su storie e notizie, anziché competere sgomitando o chiudendosi senza condividere contatti e informazioni. Hostwriter è una piattaforma che consente di collaborare a livello mondiale: si entra in contatto con colleghi di altri Paesi disposti a ospitare in casa propria chi sceglie di condividere storie, inchieste, notizie e fonti. 

Ti serve un contatto all’altro capo del pianeta? Devi fare una verifica? Ti manca un dato per completare il tuo lavoro? Metti il quesito nel sito e un collega ti aiuterà. Tutto qui. Uno strumento che appare rivoluzionario nella sua semplicità, specialmente ora che le difficoltà economiche stringono i cordoni della borsa degli editori e che la difficile situazione politica e militare in molti Paesi rende davvero complicato il lavoro del giornalista sul campo. Ecco allora che condividere spazi e conoscenze rende più facile, ma soprattutto più profondo e proficuo, il lavoro dell’inviato e consente anche ai free lance di muoversi con maggiore sicurezza.

L’iscrizione a Hostwriter è gratuita, ma occorre fare richiesta ed essere accettati, oppure si deve essere giornalisti, blogger o documentaristi iscritti a organizzazioni partner del sito. Preoccupazione primaria del social network è la tutela dei soci e per questo la comunità è chiusa. Anche chi è membro di un’organizzazione partner per essere accolto ed entrare nella news community deve ricevere un codice d’invito con cui potrà attivare il suo profilo, mentre il singolo dovrà inviare un suo articolo già pubblicato e dopo una verifica potrà diventare hostwriter. Non ci si deve spaventare pensando a tempi burocratici: in 24 ore l’articolo viene analizzato e si ottiene una risposta. Oltre alle informazioni professionali come il dettaglio delle aree di competenza e le pubblicazioni, i giornalisti che si iscrivono si possono offrire per dare consigli, per realizzare ricerche congiunte, per trovare collegamenti al fine di sviluppare il loro lavoro più recente. Uno degli obiettivi principali del progetto è che questa rete di relazioni e opportunità stimoli i giornalisti indipendenti di tutto il mondo a unirsi, soprattutto dai Paesi in cui non esiste una "infrastruttura giornalistica”, e dar voce a tutti.

Hostwriter è riservato ai giornalisti in senso stretto e chiude fuori le pubbliche relazioni perché chi l’ha organizzato è convinto che i giornalisti devono poter trovare le informazioni quando lo ritengono utile, non solo quando le aziende le vogliono comunicare, e in questo modo chi diventa fonte di notizie ha maggior peso nel mondo dell’informazione.

Il sito hostwriter.org è online dal maggio scorso, collabora con università e fondazioni e in pochi mesi conta già un migliaio di giornalisti iscritti perché condividere aiuta a rendere migliore l’informazione. 

Donatella Gasperi

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