Per “From the Archive”, la rassegna web che ogni settimana pubblica i concerti che hanno fatto la storia del Centro d’Arte di Padova, alle ore 18 su www.centrodarte.it e sul canale www.mixcloud.com/centrodarte, il pubblico di appassionati ha l’occasione di apprezzare la musica di Lee Konitz (1997-2020), grande sassofonista e compositore statunitense, di cui viene proposto un lungo estratto dal concerto per il Centro d’Arte dell’11 maggio 1998, insieme a Steve Swallow (basso) e Paul Motian (batteria).
Konitz, scomparso quasi un anno fa, il 15 aprile 2020, a seguito di complicazioni causate da Covid-19, è stato protagonista in una vasta gamma di stili jazz (bebop, cool jazz, avant-garde jazz). In ambito cool-jazz lavora con Lennie Tristano, maturando un’impronta stilistica che lo accompagnerà sempre, e partecipa alle sessioni di “Birth of the Cool” di Miles Davis. Konitz inoltre eserciterà una fortissima influenza su sassofonisti come Paul Desmond e Art Pepper. Con Steve Swallow e Paul Motian avvia una collaborazione (dalla quale prenderà vita anche l’album “Three Guys”, 1999) che approfondirà il linguaggio del trio senza piano (con sax, basso e batteria), un organico non molto comune nella storia del jazz ma che ha dato contributi di livello altissimo. Una collaborazione d’altronde che avviene come la cosa più naturale, così come il concetto generale del progetto che amplia le esperienze precedenti di ciascuno: Swallow è un membro dell’Electric Bebop Band di Motian, e sia Konitz che Motian hanno esplorato i “mutamenti” del concetto di trio, il primo con Mehldau e Haden, il secondo con Gary Peacock e Paul Bley. Che si tratti di standard (rielaborati e stravolti) o di brani originali, il materiale affrontato dai “tre ragazzi” vive di palpabile ispirazione e in questo contesto il sax di Konitz rimane assai riconoscibile, pur muovendosi su uno sfondo di stati d’animo e colori sonori molto diversi.
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