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Centrodarte19: doppio concerto al Torresino

“Centrodarte19”, la nuova stagione di eventi promossa dal Centro d'Arte dell'Università di Padova, la storica associazione nata in seno all’Università di Padova oltre 70 anni fa. Il doppio appuntamento è con le formazioni a duo composte da John Butcher & Riccardo La Foresta (in anteprima nazionale) e Giovanni Lami & Enrico Malatesta.

Il “terreno” in cui operano Butcher, sassofoni, e La Foresta, percussioni, è quello della Free Music (Improvvisazione Libera): uno fra i generi più entusiasmanti del ventesimo secolo, alimentato di continuo da nuovi talenti che si impegnano a guardare oltre i confini del jazz per calarsi in una dimensione espressiva “ideale”, fondata su dialogo, confronto, empatia. Entrambi gli improvvisatori che vedremo sulla scena sono accomunati dal background jazzistico e dalla forte propensione alla sperimentazione. Protagonista da oltre 20 anni sulla scena britannica, il sassofono di Butcher ha ormai fatto scuola, grazie a un approccio scientifico e allo studio di tecniche non convenzionali. Di diverse generazioni più giovane, Riccardo La Foresta è un musicista italiano che è riuscito a sviluppare un linguaggio modellato su una strumentazione inventata da lui stesso, il “Drummophone”: una grancassa “controllata” tramite un tubo di plastica e un bocchino da sassofono. Una novità assoluta che il Centro d’Arte presenta in anteprima.

Il secondo concerto della serata con Enrico Malatesta & Giovanni Lamipresenta un altro modello originalissimo di sperimentazione e ricerca. Entrambi romagnoli, Malatesta e Lami sono artisti che attraverso manipolazioni fisiche indagano le virtualità dei materiali, sia quelle degli strumenti impiegati (percussioni tradizionali e oggetti riciclati) sia quelle di elementi della catena elettroacustica come il nastro magnetico. Giovanni Lami si definisce un artista del suono e musicista che opera sul confine tra paesaggio ed ecologia sonora. Con Malatesta e Glauco Salvo ha fondato MU, un’iniziativa indipendente per la promozione della “sound art”. Enrico Malatesta è principalmente percussionista. La sua attività è rivolta, per mezzo di semplici tecniche gestuali, ad estendere le possibilità materiali e sonore degli strumenti convenzionali e di quelli “impropri”. Ha portato la sua ricerca in giro per il mondo e ha pubblicato le sue opere con diverse etichette. La performance è caratterizzata anche da una particolare sensibilità visiva.

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