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Per Centrodarte21, il trio Kuzu

Continua a pieni giri di motore la rassegna Centrodarte21 degli Studenti dell’Università di Padova, che inaugura novembre con il concerto dell’ensemble Kuzu, atteso venerdì 5 al Teatro Torresino di Padova: ideale preludio alla ricca programmazione del Padova Jazz Festival a cui anche quest’anno il Centro d’Arte contribuisce con una serie di proposte tra il 10 e il 21 novembre.

Il trio Kuzu, formato dai sassofoni di Dave Rempis, la chitarra elettrica di Tashi Dorji e le percussioni di Tyler Damon, è attivo da quattro anni e, fin dalle sue prime esibizioni, si è rivelato con un suono d’insieme tra i più sorprendenti della musica libera. Il nucleo originario del gruppo è formato dal duo Dorji-Damon, la cui impronta è prevalentemente legata ad un rock “estremo”. L’incontro con Dave Rempis ha prodotto una fusione incandescente dei codici rock con la lingua altrettanto ruvida del jazz improvvisato, di scuola Chicago. Rempis è tra i principali animatori della scena della Windy City da almeno un ventennio, è stato elemento stabile di un gruppo chiave come Vandermark 5 (memorabile il loro concerto in Sala dei Giganti nel 2004) e in seguito leader di gruppi, organizzatore di festival, fondatore della Aerophonic Records. Tashi Dorji è nativo del Bhutan ma residente in USA da diverso tempo. È un chitarrista autodidatta che eredita dai maestri del passato la propensione all’uso non convenzionale dello strumento, ma che indubbiamente ha trovato una tecnica assai personale. Tyler Damon è nato a Cincinnati, ha partecipato a numerosi incontri di musica creativa, dal rock allo sperimentalismo free. Ha suonato con Mette Rasmussen, Daniel Carter, Mark Hosler (Negativeland), nel trio Manas, con Jason Adasiewicz e Ken Vandermark, tra gli altri. È percussionista aperto ad ogni tipo di decostruzione sonora ma allo stesso tempo ben radicato nella tradizione dello strumento.

La musica di Kuzu è un organismo in divenire, prende vita da semplici cellule sonore che possono divampare in un fuoco incontenibile o invece riposare in sequenze contemplative e rarefatte. I brani possono essere di breve durata oppure dei “tour de force” vicini ai trenta minuti.

Biglietti: interi € 12, ridotti € 5, studenti Unipd € 1.

Obbligatori Green Pass e mascherina.

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