SOCIETÀ

Nella giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia

Il 17 maggio 1990 è stata una giornata di svolta nella storia della civiltà: l'Organizzazione mondiale della Sanità, cioè l'organismo a cui la comunità internazionale affida il compito di stabilire le conoscenze cardine sulla salute della popolazione planetaria, ha depennato l'omosessualità dall'elenco delle malattie mentali.

Il 17 maggio 2023, in occasione della giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia (IDAHOBIT), il Comitato Unico di Garanzia dell'Università di Padova celebra la quarta edizione del premio di ricerca sui temi dell’identità di genere e dell’orientamento sessuale per il contrasto alle discriminazioni.

Il premio, consistente in una somma di denaro, è riservato a giovani ricercatrici e ricercatori che svolgano o abbiano svolto attività di ricerca sul tema dell’omofobia, bifobia, transfobia, presso università o enti di ricerca e su questi temi abbiano pubblicato un articolo scientifico su una rivista scientifica internazionale.

Il premio 2023 è stato assegnato a Guido Giovanardi, dottore di ricerca in Psicologia dinamica e clinica (La Sapienza Roma), per il suo contributo dal titolo “Paola on the Couch: The Quest for Feminine Identity in an Empirically Supported Psychoanalytic Psychotherapy of a Trans Woman”, che viene presentato in questo webinar.

Ne discutono con l’autore e vincitore: Gaya Spolverato, delegata alle politiche per le pari opportunità, Tindara Addabbo, presidente della Conferenza nazionale degli organismi di parità delle università italiane, Annalisa Oboe, direttrice del Centro Elena Cornaro, e Silvana Badaloni, componente del Consiglio direttivo del Centro Elena Cornaro. 

Il webinar è ad accesso libero su piattaforma Zoom.


La motivazione della commissione nel conferimento del premio è stata la seguente: “L’articolo di Giovanardi, Mundo e Lingiardi presenta inizialmente una ricca review sull’evoluzione della teoria e della pratica psicoanalitica con pazienti trans. Fornisce poi il resoconto di una terapia psicoanalitica che si sviluppa nell’arco di 10 anni. La paziente è una donna trans adulta, Paola, di cui si raccontano gli incontri di psicoterapia negli anni cruciali che precedono la sua decisione di sottoporsi a un intervento di riassegnazione sessuale. L’articolo, solidamente fondato sia da un punto di vista di bibliografico sia da un punto di vista di ricerca empirica, offre spunti interessanti con riferimento agli spazi di azione e significato che si generano nella relazione tra terapista e paziente. La relazione si configura come un intervento in cui si combinano cura e ascolto, permettendo di identificare diverse aree di intervento (ad esempio in relazione alla storia personale della paziente, al rapporto con il proprio corpo e la chirurgia, all’ambito delle relazioni affettive) che vengono agite – con risultati alterni, che vengono documentati nell’articolo – nel corso del tempo. La Commissione sottolinea inoltre come l’articolo, grazie alla sua diffusione e solidità scientifica, permetta di rendere fruibile ad un pubblico ampio, a ricercatori accademici e a terapisti impegnati in casi analoghi, le risultanze di un lavoro di cura pluriennale”.

Locandina

© 2018 Università di Padova
Tutti i diritti riservati P.I. 00742430283 C.F. 80006480281
Registrazione presso il Tribunale di Padova n. 2097/2012 del 18 giugno 2012