CULTURA

Una mostra su Daniele Calabi a Padova. L’architetto e la città nel secondo dopoguerra

In occasione dei sessant’anni dalla morte di Daniele Calabi (1906-1964), l’Università degli studi di Padova, con i dipartimenti dei Beni culturali (Dbc) e di Ingegneria edile civile e ambientale (Dicea), e la Fondazione Barbara Cappochin, nella ricorrenza dei vent’anni della Biennale Internazionale di Architettura Barbara Cappochin, propongono la mostra “Daniele Calabi a Padova. L’architetto e la città nel secondo dopoguerra”, visitabile al Palazzo del Monte di Pietà a Padova dal 19 maggio al 21 luglio 2024.

A partire dalla centralità della figura dell’ingegnere-architetto, la mostra, a cura di Elena Svalduz e Stefano Zaggia, indaga il contesto architettonico e urbano di Padova nel secondo dopoguerra, in particolare gli anni in cui si concentrano le più intense trasformazioni e progetti per lo sviluppo della città, tra il 1950 e il 1960. Padova divenne così la città a più alta densità di architetture di Daniele Calabi.

Una specifica attenzione viene riservata alla vicenda umana del giovane e promettente architetto costretto ad abbandonare i cantieri padovani degli anni Trenta del Novecento di cui era responsabile a seguito dell’applicazione delle leggi razziali.

Orario 10 - 19, lunedì chiuso.
Ingresso gratuito.

Locandina

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