SOCIETÀ

Medellin, l'arma urbanistica contro il degrado

Appollaiato sulle colline scoscese che circoscrivono Medellin a Ovest, il famigerato quartiere Comuna 13 è stato per quasi tre decenni uno dei palcoscenici più caldi della lunga guerra civile - tra ribelli di sinistra, gruppi paramilitari di destra, organizzazioni criminali, il signore della droga Pablo Escobar e il governo nazionale - che ha devastato la Colombia a partire dagli anni Cinquanta e in cui hanno perso la vita più di 220.000 persone. Qui, nel 2002, le forze dell’ordine colombiane sferrarono la dura, e controversa, Operazione Orione, occupando le strade a colpi di fucile per riprenderne il controllo. Più di recente, però, Comuna 13 è diventato tra i maggiori protagonisti dell’incredibile trasformazione di Medellin, un processo di rigenerazione urbana che ha fatto di questo centro di 3,5 milioni di abitanti, per anni capitale mondiale degli omicidi (con un picco di 381 per 100.000 abitanti nel 1991 – a mo’ di confronto il record oggi spetta a San Pedro Sula in Honduras con 171 omicidi per 100.000 abitanti), la città più innovativa dell’anno nel 2013. 

“Sono cresciuta qui negli anni Ottanta e sapete bene come era la situazione allora – dice Catalina Castano, direttore dei programmi di RutaN, un gruppo non-profit che si occupa di innovazione a Medellin – Me ne sono andata nel 1999 e ho vissuto a New York per 12 anni, lavorando in quello spazio imprenditoriale che è il più sviluppato al mondo. Poi sono rientrata due anni fa e ho trovato tutto cambiato, ed è davvero entusiasmante quello che sta succedendo in città oggi perché abbiamo tutti gli ingredienti giusti”. 

Infrastrutture e creatività sono i due pilastri dello sforzo di rinnovamento portato avanti da successive amministrazioni comunali negli ultimi quindici anni e lanciato dal matematico Sergio Fajardo Valderrama, che è stato beneamato sindaco di Medellin dal 2004 al 2007 ed è oggi governatore del dipartimento di Antioquia cui Medellin fa capo (l’attuale sindaco è Aníbal Gaviria Correa). Insomma, questa città si è fatta culla di ingegnosità e start-up, e di un’economia a impatto sociale, da prima che questi termini diventassero le parole d’ordine di politici e imprenditori di mezzo mondo. “Medellin è stata premiata come città innovativa grazie all’enfasi che ha posto sull’inclusione economica e sociale, un orientamento che ha trasformato il posto - dice Castano – E che ci rende un esperimento unico”. 

Questo approccio visionario è ben evidente nella Comuna 13, dove, per meglio integrare i residenti di questo quartiere dalla geografia particolarmente ostica al resto della vallata, nel 2011 è stata inaugurata una serie di sei scale mobili all’aperto (ma coperte da una colorata tettoia arancione) concatenate e lunghe complessivamente 385 metri. Costate circa 7 milioni di dollari, esse consentono di inerpicarsi per le ripide pareti della collina senza fatica e in circa cinque minuti, un’impresa che prima avrebbe richiesto trenta estenuanti minuti a piedi anche ai più giovani. Da quando è entrata in funzione, inoltre, la struttura ha garantito a Comuna 13 diverse ondate di fondi pubblici, che hanno aiutato anche ad asfaltare le scalinate e il sentiero adiacenti; a riverniciare, in mille colori e con i murales di artisti locali e internazionali, le pareti delle modeste abitazioni che vi si affacciano; a rimetterne a posto i tetti; a decorarle con piante e fiori; e a costruire una sorta di centro sociale che i residenti possono utilizzare gratuitamente per organizzare corsi e attività sportive e culturali e per ospitare eventi anche privati. 

Ma la scala mobile è solo l’esempio più pittoresco di tutto un sistema di infrastrutture alternative per il trasporto, ad esempio le teleferiche preferite alla metropolitana, pensate su misura per un centro urbano che si sviluppa a partire dal nucleo originale a valle e poi si arrampica, fitto di case e palazzi, sugli aspri pendii che lo circondano in ogni direzione e che spesso rendono impossibile il passaggio di autobus e treni. A demarcare il percorso di rinascita si sono aggiunti poi numerosi altri progetti, dal restaurato Giardino Botanico al limitrofo Museo Interattivo della Scienza inaugurato nel 2008 a una rete di 10 biblioteche pubbliche costruite tra il 2008 e il 2011 con attenzione non solo ai libri, ma anche al design e all’ambiente. Una nuova iniziativa, forse la più ambiziosa tra quelle concepite finora, mira a coprire con un parco un lungo tratto autostradale che corre lungo il Rio Medellin in centro città. Come ha scritto il New York Times nel 2012, Medellin ha scelto di combattere crimine e violenza a colpi di architettura, urbanistica e ingegneria.  

L’altro lato dell’equazione della nuova Medellin è la promozione di un ecosistema imprenditoriale che ruoti attorno all’economia della conoscenza e sia ricettivo di aziende ad alto contenuto tecnologico. La speranza è che esse contribuiscano allo sviluppo del versante settentrionale della città, in cui si trovano anche il Giardino Botanico e il Museo della Scienza e in cui le autorità municipali collaborano già da anni, nel quadro del progetto Medellnnovation, con organizzazioni non governative e con la società civile per creare un ambiente elettrizzante e pronto ad accogliere e a sostenere in qualsiasi momento imprese locali e internazionali che vogliano aprire i battenti in Colombia. A spingere quest’iniziativa è, tra gli altri, proprio il gruppo non-profit di Catalina Castano RutaN, che si pone l’obbiettivo di incoraggiare l’espansione dei settori di medicina, energia e telecomunicazioni e che, a questo fine, gestisce all’interno del distretto dell’innovazione una moderna struttura di uffici e sale conferenze di ultima generazione e pronti all’uso, l’unica a Medellin con certificazione LEED.

Naturalmente, anche a fronte di tanta volontà di cambiare, i problemi di Medellin non sono tutti risolti. Il passato violento è in realtà ancora ben presente dietro le quinte, il crimine continua a essere un problema anche se gli omicidi sono ancora in calo, la povertà e la disuguaglianza sono tutt’altro che scomparse, e le condizioni di salute della città rimangono fragili. Ma non c’è dubbio che l’impegno delle autorità, degli imprenditori e dei cittadini di Medellin abbia dato frutti importanti, sempre più riconosciuti, e premiati, anche nel resto del mondo. Tra fine agosto e metà settembre, Medellin ospiterà prima Cities for Life, un raduno mondiale di sindaci ed esperti di urbanistica per discutere di città e innovazione cui, al momento, non pare parteciperà alcun rappresentante delle municipalità italiane, e poi la 21esima assemblea generale dell’Organizzazione mondiale del turismo delle Nazioni Unite. 

Valentina Pasquali

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