SOCIETÀ

Il Bo Live e la promozione della cittadinanza scientifica

Quando Il Bo Live nacque, due anni e mezzo fa, il bacino di partenza delle nostre lettrici e dei nostri lettori non superava i 50.000 utenti unici al mese. Adesso quella comunità è diventata molto più grande. Per la precisione, si è quintuplicata. Se prendiamo ad esempio le statistiche di accesso e lettura tra il 27 settembre e il 27 ottobre 2020, gli utenti unici mensili sono stati 263.260 (387.869 le visualizzazioni di pagina), con una crescita del 148% rispetto allo stesso periodo del 2019. Chi ci legge è in maggioranza giovane: il 61% ha meno di 44 anni. Aumenta progressivamente anche la percentuale di accessi da dispositivi mobili, che ha superato il 70%. Il giornale inoltre è sempre più letto da fuori Padova: i collegamenti provengono in maggioranza dall’Italia tutta e anche dall’estero (soprattutto Stati Uniti).

Il Bo Live è dinamico come i suoi lettori. Anche durante questa pausa natalizia abbiamo pubblicato notizie e approfondimenti, per non perdere l’effetto “live” che ci contraddistingue. Per avere un’idea comparativa, il nostro è ormai di gran lunga il web magazine universitario più letto in Italia. I numeri prima riportati, per intenderci, avvicinano Il Bo Live ai lettori di affermati siti scientifici nazionali, come Scienza in Rete, o di omologhi internazionali come l’Harvard Magazine (che però è in inglese e si rivolge a una platea potenziale molto più larga). Dopo mezzo lustro di vita possiamo quindi dire che l’esperimento di un giornale universitario online capace di mescolare tutti i linguaggi del web, generalista e inclusivo come l’Ateneo che lo promuove, ispirato al rigore delle analisi e all’autorevolezza delle sue firme, ha incontrato con successo una domanda di informazione attendibile da parte del pubblico. Lo dimostrano anche le crescenti citazioni della nostra testata nelle rassegne stampa nazionali, gli inviti a raccontare la nostra esperienza in convegni e seminari nazionali, la scelta del Festival della Scienza di Genova di affidarsi a noi per organizzare e coordinare la sezione del festival dedicata alla pandemia.

Questi risultati non scontati sono in larghissima parte il merito di chi lavora a Il Bo Live ogni giorno, mettendoci passione, impegno, continuità. Un grande affettuoso grazie va quindi, in questo inizio di nuovo anno, a tutta la comunità che crea quotidianamente il giornale: le redattrici e i redattori, le collaboratrici e i collaboratori esterni, i grafici e tutto lo staff. Questo gruppo affiatato ha alimentato il giornale senza flessioni per tutto il terribile 2020, nonostante le difficoltà logistiche causate dalla pandemia. Il successo di pubblico e di attenzione richiede ora sempre più responsabilità e maturità. Ci attende un 2021 in cui sarà ancora più importante promuovere una comunicazione della scienza e dei saperi che sia seria, affidabile e aperta. Questo è il vaccino culturale di cui disponiamo qui, un antidoto contro le fake news, le mistificazioni e le semplificazioni.

Di quei numeri così gratificanti e del lavoro dei nostri ragazzi era molto fiero Pietro Greco. Ne parlava sempre con orgoglio, anche quando era lontano da Padova, anche a chi ancora non ci conosceva. Vedeva in questa nuova creatura giornalistica un esperimento riuscito di promozione della cittadinanza scientifica per la quale ha lottato una vita intera. I suoi due anni e mezzo come caporedattore de Il Bo Live sono stati così intensi e memorabili che le sue idee, il suo esempio e il suo stile continueranno a essere un punto di riferimento per tutti noi. Porteremo a compimento i progetti che aveva avviato e quelli di cui stavamo parlando. La sua scomparsa improvvisa è stato un colpo durissimo per una comunità che lo stimava tanto e gli voleva bene. Adesso abbiamo la sua bellissima e feconda eredità da tenere viva.

Buon 2021 a tutte le lettrici e a tutti i lettori de Il Bo Live.

 

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