CULTURA

L'immigrazione a misura di bambino. Grazie ai libri

La nave Aquarius, barche al largo, bambini in gabbia e separati dai genitori… Sono tante le vicende riguardanti il tema dell’immigrazione che occupano le prime pagine della stampa nazionale. Vicende che sono ogni giorno sotto gli occhi di tutti, anche di bambine e bambini. Come facciamo quindi a rendere partecipi i più piccoli della storia che stiamo vivendo? Si può parlare di immigrazione anche a loro? Devono sapere cosa accade oppure è meglio tenere le cose nascoste?

Comunicare temi complessi al mondo dell’infanzia non è facile, ma non per questo impossibile. Il trucco sta nel trovare il modo migliore per farlo e un utile strumento in questo contesto è il libro. Con tipologie di narrazione differenti, da un lato bambine e bambini possono comprendere il fenomeno dell’immigrazione in autonomia, dall’altro gli adulti possono trovare spunti utili sulle espressioni e sul linguaggio da usare per affrontare l’argomento.

Emozioni e pregiudizi tra racconti e illustrazioni

Da dove può avere origine l’ostilità e la diffidenza che possiamo avere verso “il diverso” e “il nuovo”? A volte è un pregiudizio, una sorta di muro che ci costruiamo da soli, con la nostra immaginazione. Al re dalla faccia blu, protagonista de Il muro (Ed. Nuinui, 2018), è successo proprio così. Un giorno il re, infastidito dalle troppe facce colorate del regno, decise di costruire un muro per separare i blu da tutti gli altri. Ma ben presto si accorse che per costruire il muro, le fontane, le strade e i monumenti aveva bisogno delle abilità delle facce rosse, gialle verdi e così via. Così ognuno, indipendentemente dal colore della faccia, ebbe un ruolo importante, il regno tornò ad essere colorato e il re fu contento così. Giancarlo Macrì e Carolina Zanotti, con le vivaci illustrazioni di Elisa Vallarino e Mauro Sacco, raccontano proprio in questo modo il tema del razzismo e del pregiudizio in un libro adatto a bambine e bambini tra i quattro e gli otto anni.

C’è poi Alessandra Ballerini, avvocato per i diritti umani, che con Lorenzo Terranera, Fabio Geda e Marco Aime, in Fifa nera. Fifa blu (Ed. Donzelli, 2017) racconta il sentimento della paura legata all’immigrazione. Ma chi ha paura? Tutti. C’è la “fifa blu” di chi sta a riva e vede arrivare popoli stranieri, e poi c’è la “fifa nera” di chi si mette in mare in cerca di raggiungere una nuova riva. Nel mezzo del libro, che si può sfogliare da un lato e dall’altro, le due paure si incontrano, come due facce della stessa medaglia. I protagonisti delle dieci storie sono bambine e bambini, ma anche adulti, cosa che rende Fifa nera. Fifa blu, una lettura per ogni età, da fare con figlie e figli o amiche e amici, confrontando i propri pensieri e le proprie paure.

La migrazione per immagini

Ci sono tanti modi per dire cose belle e importanti. Tanti modi per parlare alla testa e al cuore. La via delle immagini può essere, a volte, e non solo per i più piccini, la strada più efficace Christine Weise, Presidente della sezione italiana di Amnesty International

Ad aprire Migrando di Mariana Chiesa Mateos (Ed. Orecchio Acerbo, 2010) sono proprio le parole di Christine. Il libro racconta la migrazione senza parole, solo attraverso illustrazioni che fanno immergere il lettore in un viaggio da percorrere sfogliando il volume dall’inizio alla fine o dalla fine all’inizio. Anche se in realtà un vero e proprio inizio non c’è, come non c’è una vera e propria fine. Mancano anche dei protagonisti: tra le pagine migrano gli uccelli, migra chi intraprende un nuovo viaggio, migra chi parte verso colonie o chi parte per trovare speranza e futuro dall’altra parte dell’oceano. Il più delle volte i personaggi del libro non hanno un volto e non hanno un colore. Migrano e basta, via terra, via mare e anche in aria. Poi si incontrano e le loro storie si intrecciano moltiplicando le possibili trame, le emozioni e i possibili finali che ogni lettore costruisce da sé. Proprio per la struttura e la strategia narrativa, Migrando è adatto a tutte le età.

La storia come spiegazione e metafora

In viaggio (Emme Edizioni, 2016) di Francesca Sanna racconta con delicatezza e sensibilità le difficoltà del viaggio di una bambina che deve scappare dalla guerra verso nuove terre sicure insieme alla mamma e al fratello. Devono raggiungere luoghi con “le montagne alte, strane città, strane foreste e strani animali” e il viaggio è tutt’altro che facile: più vanno avanti, più cose sono costretti ad abbandonare Il linguaggio del racconto è adatto a bambine e bambini tra i cinque e gli otto anni.

Ci sono anche la gatta Amal, il cagnolino Joe, il falco Alqamar e la capretta senza nome che si trovano ad attraversare il mare a bordo di una piccola barca a motore. Il viaggio è lungo e difficile. Tra ricatti e difficoltà i quattro animali raccontano le loro storie finché arrivano nella nuova terra. E sono proprio le avventure dei simpatici animali in L’immigrazione spiegata ai bambini di Marco Rizzo e Lelio Bonaccorso (Ed. Beccogiallo, 2016) ad introdurre il tema dell’immigrazione per bambine e bambini dai cinque agli otto anni.

Il linguaggio della divulgazione

I rifugiati e i migranti di Ceri Roberts e Il razzismo e l’intolleranza di Luise Spilbury, entrambi illustrati da Hanane Kai (EDT-Giralangolo Edizioni, 2018), sono libri divulgativi che con testi descrittivi e illustrazioni spiegano le difficoltà di un migrante, il lavoro delle organizzazioni umanitarie e cosa significa essere discriminati. Adatti a bambine e bambini tra i sei e dieci anni, offrono anche spunti a insegnanti e genitori. Questi due libri, insieme a La povertà e la fame e I conflitti globali, fanno parte di una raccolta di quattro volumi che si orienta proprio alla divulgazione di temi complessi al mondo dell’infanzia lasciando un messaggio forte agli adulti: c’è sempre un modo per rendere partecipi bambine e bambini di quello che succede ogni giorno, e in fondo vedere le cose con gli occhi dei più piccoli può aiutare anche noi grandi.

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