Lo studente al centro della vita universitaria. Non intesa solo come formazione e didattica, ma nella sua accezione più estesa: quella che coinvolge chi studia anche all’esterno delle aule di insegnamento e che permette di vivere l’ateneo assieme alla città in cui è ospitato.
Da questo concetto parte lo sforzo – sempre maggiore – dell’università di Padova per l’accoglienza dei propri studenti, italiani e internazionali. “Se da un lato – spiega il rettore Rosario Rizzuto – ci impegniamo per offrire una didattica sempre al top, dall’altro dobbiamo assolutamente sempre migliorare anche nel campo della vita degli studenti fuori dalle aule, garantendo loro una permanenza gradevole a Padova”.
Spazio allora agli accordi e alle convenzioni che mirano a potenziare i servizi offerti agli studenti e che possono anche favorire l’internazionalizzazione dell’ateneo. Accordi e convenzioni che portano a un aumento dei posti disponibili per dormire e a un aumento considerevole delle aule studio, non solo quelle nelle sedi principali, ma anche quelle a chilometro zero, “di vicinato” per usare le parole del rettore. E con un occhio di riguardo – senza nulla togliere allo studente italiano – alle persone che arrivano dall’estero per iscriversi nell’ateneo di Padova. “Gli studenti internazionali – prosegue il rettore – sono una risorsa e noi desideriamo che aumentino sempre di più”. Pe fare questo, però, servono servizi in grado di accogliere coloro che arrivano da un paese con tradizioni diverse e che li possano mettere a loro agio: “Già abbiamo un welcome office capace di offrire aiuti di primaria importanza, per snellire le pratiche burocratiche e per dare informazioni utili, a questi vogliamo aggiungere una rete di alloggi per ospitare coloro che arrivano per la prima volta a Padova per motivi di studio”. In questo senso viaggia la convenzione già in fase di attuazione con i 30 collegi universitari presenti a Padova e con l’Esu, l’ente regionale per il diritto allo studio. Già adesso i collegi offrono 2.000 posti letto convenzionati, mentre l’Esu ne garantisce altri 1.500. “Posti letto – spiega il direttore generale dell’università di Padova, Alberto Scuttari – che servono per chi arriva da lontano e necessita di un luogo per alloggiare, ancora di più se proviene dall’estero”. Ecco allora che, in un’ottica di garantire un’informazione puntuale anche per lo studente internazionale, l’università di Padova ha fatto in modo di poter riservare 100 posti letto dell’Esu e 200 dei collegi per gli studenti internazionali. “Si tratta di un intervento strutturale – sottolinea Scuttari – in grado di migliorare l’appetibilità internazionale del nostro ateneo”. Che già conta circa 5.000 studenti internazionali con un trend in crescita: “Ogni anno – conclude Scuttari – le iscrizioni a corsi di studio da parte di studenti stranieri aumenta di 200 immatricolazioni. A questi si devono aggiungere gli Erasmus, che sono circa altri 1.000”.
Il progetto per l’aumento dei posti studio corre parallelo e mira sempre a razionalizzare e a migliorare i luoghi in cui lo studente può studiare, socializzare e migliorare la sua esperienza di vita a Padova: l’ateneo finanzia gli enti e i privati che sono in grado di offrire luoghi di studio con standard qualitativi elevati e che rispettino determinati parametri: “Questi aspetti, assieme a quello degli alloggi, chiudono il cerchio sulle iniziative dell’ateneo per sostentare il diritto allo studio – conclude Scuttari – il budget è di 15 milioni di euro all’anno per gli alloggi, le aule studio gli aiuti che contengono l’erogazione delle borse di studio (con gli anticipi che l’ateneo dà rispetto ai finanziamenti regionali, Ndr) e le esenzioni delle tasse”. “Il sistema del welfare allo studio – spiega Renzo Guolo, prorettore alle condizioni di lavoro e di studio – va inteso non solo con riferimento alle borse di studio ma è volto anche a migliorare l’esperienza civica degli studenti nella città in cui studiano. Una maggiore attenzione a questi aspetti e alla qualità della vita degli studenti stranieri porta anche a un altro risultato: migliorare la posizione dell’università di Padova nei vari ranking internazionali che richiedono attenzioni anche sotto questi aspetti”. Il servizio di housing per chi proviene dall’estero è molto sentito: migliorare in questo aspetto migliorerebbe l’esperienza di studio e di conseguenza anche l’esperienza qualitativa offerta nel suo insieme dall’ateneo di Padova.