SOCIETÀ

Playstation, Series X e la nuova battaglia delle console

A inizio febbraio 2021, Sony ha comunicato i dati di vendita della sua ultima console, la Playstation 5: dalla data del lancio (12 novembre 2020) alla fine dello scorso anno i pezzi venduti sono 4,5 milioni. Numeri molto simili a quelle della precedente Playstation 4, uscita nel 2013. E se il buongiorno si vede dal mattino, l’azienda giapponese potrebbe avere tra le mani una vera miniera d’oro.

I numeri dichiarati dalle aziende quotate in borsa sono sempre un argomento delicato, perché un comunicato stampa può influenzare l’andamento sul mercato azionario. A questo si deve aggiungere una difficoltà storica di Sony e della sua principale concorrente, Microsoft con la sua Xbox, di evadere i pre-ordini. Lo racconta in un bell’articolo The Verge, un sito americano tra i più attenti verso il mondo dell’elettronica di intrattenimento, che riporta anche una dichiarazione ufficiale di Sony con la quale l’azienda si scusa per le difficoltà legate ai preordini della propria console.

Che la console giapponese abbia venduto molto bene, comunque, lo conferma anche una buona fetta della comunità degli analisti. È il caso, per esempio, di Daniel Ahmad di Niko Partners, che ha twittato confermando i 4-4,5 milioni di pezzi venduti per Playstation e circa un milione in meno per Series X. Sempre secondo Ahmad, questo distacco si spiegherebbe almeno in parte con il ritardo dell’inizio della produzione rispetto a Sony, con il risultato che ha avuto inizialmente qualche difficoltà a fare fronte agli pre-ordini.

A questo punto la previsione di 7,6 milioni di PS5 vendute entro marzo, l’obiettivo dichiarato oggi da Sony, potrebbe essere a portata di mano. E il ritardo segnalato da Ahmad decisivo nella battaglia commerciale con Microsoft.

 

Sony vs. Microsoft

I due colossi delle console per videogiochi si scontrano ormai da un ventennio. Da quando cioè l’azienda americana ha deciso di entrare nel mercato con la prima Xbox che è andata a fare concorrenza alla Playstation 2, la console finora più venduta di casa Sony.

Da allora le due console si sono contesi grossomodo lo stesso tipo di clienti a suon di titoli di grande richiamo in esclusiva, produzioni in proprio e politiche di prezzo differenziate. Infatti, mentre le ultime versioni delle console comprensive di lettore Cd-Rom hanno lo stesso prezzo (499 euro), in passato la Playstation 4 ha avuto un vantaggio di prezzo di circa 100 euro sull’avversaria Xbox One. In ogni caso, dal suo ingresso sul mercato, Microsoft ha fatto sempre la gara con Sony, cercando di uscire con la propria novità in parallelo alle nuove Playstation. Una storia che almeno un po’ fa risuonare l’epica sfida tra anni Ottanta e Novanta del secolo scorso che si è svolta tra le due sponde del Pacifico e raccontata in uno splendido libro dal titolo Console Wars scritto da Blake Harris, che vedeva protagonista un’altra azienda, la SEGA.

Il terzo incomodo

Delle due fazioni che si sono date battaglia per la conquista del mondo videoludico un trentennio abbondante fa, SEGA è uscita definitivamente dal settore nel 2001. A spingerla fuori è stata Nintendo, che quella guerra delle console l’ha abbondantemente vinta. È proprio l’azienda di Kyoto, famosa in tutto il mondo per aver inventato il personaggio di Super Mario, il terzo polo di questa triarchia che domina il mondo delle console di oggi. Con una non secondaria particolarità: è l’azienda più longeva del settore ed è quella che ha venduto di gran lunga più console nella storia.

A mostrarlo sono i numeri delle vendite totali per azienda, sommando insieme i pezzi venduti di tutte le loro console. Questi numeri li prendiamo da questa pagina Wikipedia e sono stime da prendere con le pinze. Ma hanno il pregio di dare una dimensione tangibile al dominio di Nintendo in questo settore: ha venduto metà di tutte le console della storia videoludica tra il 1976 (data di uscita della Telstar prodotta da Coleco) e il dicembre del 2020, quando sono entrate sul mercato sia PS5 che Series X.

Si tratta anche di un grafico che non tiene conto della differenza, importantissima nella storia delle console, tra periferiche portatili e invece apparati da salotto che hanno bisogno di uno schermo a cui essere collegate. Vale la pena sottolinearlo perché Nintendo è stata un’azienda da sempre all’avanguardia sul fronte portatile, fin dal successo del suo celebre Game Boy del 1989. L’ultima nata in casa Nintendo è la Switch che si presenta come un ibrido: può essere utilizzata in mobilità oppure collegata al televisore di casa. 

Da quando è arrivata sul mercato nel 2017 ha già superato le vendite del mitico Nintendo Entertainment System (NES) e sta puntando a raggiungere i numeri della Wii, finora il maggior successo Nintendo in termini di vendite. Per la stampa specializzata, la Switch appartiene all’ottava generazione di console, la stessa di PS4 e Xbox One. Per la nona generazione, ed entrare quindi in diretta concorrenza con PS5 e Series S, Nintendo ha annunciato per il 2021 una Switch 2, ma che non ha ancora una data ufficiale di uscita.

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