SOCIETÀ

Tante iniziative sulla scia di Pietro Greco, ora anche un Premio

Se siete recentemente divenuti autore o autrice di una tesi di laurea o di dottorato potreste forse prendere in considerazione di inoltrarla entro il 30 novembre 2025 anche a un indirizzo mail differente dalla vostra realtà accademica di studio e ricerca, da parenti colleghi amici. La Fondazione Gramsci ha deciso di onorare la memoria di Pietro Greco con un premio annuale riservato a tesi di Laurea Magistrale e a tesi di Dottorato redatte in lingua italiana conseguite nei 18 mesi precedenti la data di scadenza del bando, laurea o dottorato ottenuti quindi dopo il primo giugno 2024. Le aree tematiche oggetto dell’edizione inaugurale del premio riguardano la comunicazione scientifica, la storia della scienza e i risvolti filosofici, sociali e politici della ricerca scientifica. Gli elaborati saranno valutati entro il 31 gennaio 2026, il premio da assegnare ammonta a duemila euro. 

Potete visionare informazioni e spunti relativi al bando della prima edizione 2025 del Premio Pietro Greco sul sito istituzionale della Fondazione Gramsci, che ha promosso l’iniziativa in collaborazione con l’Associazione Nuova Civiltà delle Macchine APS di Forlì (bella località romagnola della quale Greco era stato dichiarato proprio cittadino onorario), l’Associazione Strisciarossa (stimolante quotidiano online con il quale aveva collaborato fin dal principio) e la SISSA di Trieste con il Master in Comunicazione della Scienza “Franco Prattico” (straordinaria nota istituzione di formazione scientifica che aveva contribuito a rilanciare e dirigere). Se poi vi state ancora laureando o dottorando, non scordate che vi sarà l’edizione 2026, e così via nei prossimi anni.

Di Pietro Greco (Barano d’Ischia, 1955 - Ischia 2020) rintracciate molti riferimenti su queste pagine, non solo perché fu caporedattore per circa tre anni, dal 2018 al 20 dicembre 2020, contribuendo al rilancio e all’estensione della storica testata patavina. Anche dopo la sua prematura scomparsa, abbiamo continuato in tante e tanti a confrontarci con lui attraverso fertili modi e Pietro ha proseguito a fare cose insieme a noi e a moltissimi altri individui e collettivi sparsi per l’Italia. In ogni regione esistono alcune associazioni e istituzioni, vari scienziati e giornalisti che hanno incrociato le sue molteplici colte interdisciplinari attività di promotore culturale e comunicatore scientifico. Ecco, sarebbe utile che l’istituzione del premio fosse anche l’occasione per ricevere consigli e supporto da amici e collaboratori, dalla Puglia e dall’Umbria, dalla Liguria e dalle Marche, dalla capitale e da Napoli, dalle università e dai musei dove Pietro si è resto disponibile a ragionare su eventi e ricerche, non solo a fare conferenze.

Il premio sarà attribuito da una Commissione giudicatrice composta da esperti in base a criteri di originalità, grado di approfondimento, rigore metodologico, qualità espressiva e stilistica. Chiunque vorrà presentare la propria candidatura dovrà inviare domanda di partecipazione, in carta semplice, compilata e sottoscritta dall’interessato, questa volta entro il 30 novembre 2025, all’indirizzo di posta elettronica certificata segreteria@pec.fondazionegramsci.org, allegando copia digitale o link dell’opera da sottoporre a valutazione. Il premio sarà successivamente assegnato durante una cerimonia pubblica ed è destinato a costituire un titolo prestigioso nella biografia del giovane studioso o della giovane studiosa. Vedere associato il proprio nome e cognome alla personalità di Greco costituirà un onore rilevante e forse un onere per il proseguo del percorso scientifico. Ancora oggi molti allievi e allieve dei suoi corsi rivendicano di aver interloquito con lui.


Leggi tutti gli articoli scritti da Pietro Greco


Pietro Greco è un chimico competente del secondo Novecento, laureato in chimica, una disciplina scientifica, divenuto presto iscritto del PCI, una militanza politica. Non per caso. Cercava e trovò due abiti attraverso i quali, con insaziabile curiosità, conoscere e agire nello spazio-tempo esterno e nel contingente mondo circostante, una griglia mentale e culturale, chimica fisica matematica geometrica quantistica termodinamica biologica ecologica, per interloquire con simmetrie e asimmetrie, sincronie e diacronie, atomi e infiniti, manufatti e artefatti rispetto alla sostanza delle cose, microscopica e macroscopica, biotica e abiotica, naturale e artificiale, istituzionale e morale. Scelse di non denudarsi mai di quegli abiti, nelle relazioni con persone ed eventi, con affetti e gruppi, con fenomeni e movimenti, nell’idea maturata di voler cambiare qualcosa che non gli piaceva del funzionamento di quel mondo, soprattutto quanto percepiva rispetto alle diseguaglianze, alle oppressioni, alle discriminazioni. Ben presto decise di agire soprattutto attraverso la scrittura, un chimico scrittore (come il grande Primo Levi, che lo accompagnò sempre anche per la qualità letteraria), uno scienziato prestato alla vita culturale e politica dell’Italia dopo il 1968, mai oscurantista.

Dopo la laurea Greco si è affacciato su una professionalità legata alla sua materia, ben presto scegliendo la scrittura e divenendo successivamente uno dei più importanti giornalisti scientifici del nostro paese. Iniziò l’attività per l’Unità alla fine degli anni Settanta (contribuendo a fondarvi la prima pagina di scienza di un quotidiano italiano), proseguì per un quarantennio con articoli su oltre cento testate. Parallelamente, ha scritto numerosi libri in cui i temi scientifici s’intrecciano con la storia, l’economia, la filosofia; è stato autore e conduttore di Radio3 Scienza; ha per un periodo svolto ruolo di consulenza per il ministro per la ricerca scientifica; ha continuamente promosso e animato interessanti dibattiti sulla scienza, unendo la pratica giornalistica (la cronaca quotidiana) alla riflessione teorica e politica (la saggistica meditata). Prima di scrivere la contingenza… si studia, ci si documenta, si dubita; poi possono anche valere le necessità professionale della fretta e l’ineluttabilità fertile degli errori. E bisogna sempre pensare a chi e come vive od opera il probabile destinatario delle proprie scritture: i lettori, gli ascoltatori radio, i presenti a un evento pubblico, i colleghi di lavoro. La partecipazione comunitaria di specie Homo sapiens moderna è anche il dovere morale e civile della narrazione meditata, anche per questo è stato chiamato a dirigere corsi, master, redazioni; un professionista del racconto quotidiano dell’accaduto e del forse accaduto o accadibile, mai scurrile.


Leggi anche: Pietro Greco e il coraggio della conoscenza


Pietro Greco è esempio di pensiero non maschile non bianco, oppure, meglio, di pensiero maschile bianco consapevole e critico, senza turpiloquio nella teoria e nella pratica. Si è radicato in città di tutt’Italia, partecipando a manifestazioni, tenendo conferenze, presentando libri, intervistando altri studiosi. Non c’è regione dove non sia un gruppo di donne e uomini abituato a considerarlo amico e partecipe della propria vita culturale. E, viaggiando, scriveva: la bibliografia dei suoi lavori è sterminata. Un primo elenco conteneva quasi cento titoli, poi metteteci prefazioni e introduzioni, curatele, saggi e articoli scientifici, articoli su quotidiani (meritoriamente sono uscite postume due raccolte parziali di alcuni di quelli sull’Unità e di alcuni di quelli su Il Bo Live), conferenze scritte (o con slides), trasmissioni, social. 

Ci vorrà tempo e fatica pure per giungere a una traccia biografica completa, fortunatamente un suo illustre caro amico sapiente ha già avviato l’opera con un agile volumetto. Chi pensa e scrive sa di essere sempre debitore non solo di proprie letture ma soprattutto di pensieri e scritture altrui; a quanti Pietro ha fatto maturare un credito di opinioni e testi? O anche solo di scambi di autorevole opinione, di risposte a domande mirate, di revisione di bozze? Era il suo modo di tentare di far godere altri delle proprie competenze e capacità, quanti più altri possibile, anche a costo di guadagnare poco o niente, di tralasciare momenti intimi, di correre troppo, mai sfacciato. Indimenticabile.

Il premio della Fondazione Gramsci è rivolto soprattutto ai e alle giovani, Greco molto si è dedicato alla formazione delle nuove generazioni, attraverso conferenze e seminari di comunicazione della scienza che ha tenuto in vari atenei italiani, generalmente apprezzatissimo in quanto pacato, documentato, dubbioso, umile, mite. Ad autunno inoltrato (alla vigilia dell’inizio dell’inverno) verrà il giorno del quinto anniversario dalla morte di Greco. In quelle settimane la commissione del premio starà già lavorando alla lettura dei testi inviati o consegnati entro fine novembre. Non sarebbe male che in questa seconda metà del 2025 continuino a essere pensate e organizzate altre iniziative sulla scia della sua opera e del suo pensiero. Qualcosa è già stato avviato e si sta elaborando.

Il 4 luglio è uscito un inedito di Greco, L’atomica e la responsabilità della scienza, con la casa editrice che aveva pubblicato i cinque volumi della sua storia (globale) della scienza e alcuni altri suoi saggi, L’Asino d’oro. In un precedente testo destinato (ma poi espunto) dal libro che aveva scritto su Lise Meitner, l’autore ricostruiva la storia del progetto Manhattan in parallelo alla fallimentare corsa tedesca all’atomica. La prefazione è di Luca Carra di Scienza in rete e la postfazione delle tre fisiche Ilaria Maccari, Alessia Nota, Giulia Venditti, appunto sulla non neutralità della scienza. Nella prima settimana di ottobre nella sua Ischia si svolgerà la diciassettesima edizione della stimolante manifestazione Scuola Scienza & Società, fondata da Greco con i colti amici insulari del poliedrico multiculturale Circolo Sadoul, di cui è stato presidente. Dal 2021 la Scuola gli è stata intitolata. 

L’edizione 2025 dell’appuntamento di divulgazione scientifica affronterà il 6 e il 7 ottobre 2025 con studenti e studentesse ischitani questioni a Greco care (come a vari altri di questa redazione) e molto attuali: “Confini e migrazioni. Quale futuro per le società globali?”, con conferenze scientifiche e laboratori scolastici (come sempre), ospiti fra gli altri illustri docenti come Destro Bisiol, Leone, Raia, Rossana Valenti, Elena Gagliasso. La Fondazione Gramsci, inoltre, non si è limitata al lancio del Premio e sta già lavorando proprio alla opportuna urgente creazione di una bibliografia completa dedicata al suo ingente variegato multidisciplinare lavoro (cartaceo e digitale), che sarà accorpato e reso facilmente fruibile per la consultazione, un bel progetto in fase avanzata di costruzione. Altre associazioni regionali e locali stanno ipotizzando ricordi, giornate, iniziative pubbliche. Mettiamoci in rete, sulla scia di Pietro Greco!

POTREBBE INTERESSARTI

© 2025 Università di Padova
Tutti i diritti riservati P.I. 00742430283 C.F. 80006480281
Registrazione presso il Tribunale di Padova n. 2097/2012 del 18 giugno 2012