SOCIETÀ

Rapporto Ecomafia 2024: i reati ambientali in Italia valgono 8,8 miliardi di euro

Leggere, studiare, analizzare i rapporti, siano essi governativi o indipendenti, è un esercizio sempre utile per cercare di capire sia le tendenze che la situazione attuale sui più disparati argomenti. C’è un rapporto che nel 2024 è giunto alla sua trentesima edizione e che dal 1994 accende un faro su un fenomeno troppo spesso sottovalutato. È il rapporto Ecomafia redatto da Legambiente che, nell’edizione del 2024, ancora una volta mette nero su bianco i reati commessi dalle ecomafie. I reati ambientali nel 2023 sono stati 35.487, cioè il 15,6% in più rispetto al 2022. Un dato ancor più allarmante se si pensa che significa una media di 97,2 reati al giorno, 4 ogni ora.

In Italia nel 2023 ci sono stati 4 reati ambientali ogni ora

Questi illeciti si concentrano soprattutto nel Mezzogiorno e in particolare nelle quattro regioni a tradizionale presenza mafiosa – Campania, Puglia, Sicilia e Calabria - dov’è stato segnalato il 43,5% dei reati penali, anche qui con un aumento del 3,8% rispetto al 2022.

Alla Campania il triste primato

In Campania, in particolare, sono stati segnalati 4.952 reati ambientali, che significano il 14% del totale nazionale. Un grande incremento, rispetto al 2022, ce l’ha avuto anche la Sicilia con 3.922 reati, cioè 35% in più rispetto all’anno precedente. Al terzo posto tra le Regioni con più illeciti segnalati troviamo la Puglia (con 3.643), seguita dalla Calabria (2.912 reati).

Guardando invece al Nord Italia, vediamo come sia la Lombardia a confermarsi al primo posto, mentre a livello provinciale è Napoli con 1.494 reati, seguita da Avellino che nel 2023 ha registrato un incremento del 72,9% rispetto all’anno precedente (per un totale di 1.203 reati).

La provincia del Nord in cui si commettono più reati ambientali è Venezia

Dal rapporto di Legambiente poi, esce un dato che conferma ciò che avevamo ribadito nella nostra analisi sulla semestrale della Dia, cioè quel documento della direzione investigativa antimafia che fa il punto della situazione sulle questioni mafiose in Italia.

Avevamo titolato l’articolo “in Veneto ormai è impossibile negare la presenza delle mafie” e, anche in termini di ecomafie la Regione non può voltarsi dall’altra parte.

La prima provincia per reati ambientali del Nord infatti è quella di Venezia, con 662 reati, che si colloca al nono posto ed entra nella classifica delle prime venti province per illegalità ambientale.

I dati, come riferito anche durante la presentazione del Rapporto, tenutasi l’11 luglio scorso, sono preoccupanti e ne è conferma l’ammontare economico del mercato illegale dei reati ambientali che è stato valutato di circa 8,8 miliardi di euro nel solo 2023. Una cifra non indifferente che vale poco meno di mezzo punto percentuale del nostro prodotto interno lordo.

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