CULTURA
"Furore, da oriente a occidente"
di Francesca Boccaletto
Nello spazio centralissimo (ma leggermente nascosto, perché sotterraneo) della Galleria Cavour di Padova, fino al prossimo 8 marzo, l'esposizione collettiva Furore, da oriente a occidente, a cura di Enrica Feltracco, Massimiliano Sabbion, Matteo Vanzan, organizzata dall'assessorato alla Cultura del Comune di Padova, offre un percorso in sessanta opere, provenienti da collezioni private di tutta Italia, alla scoperta dell'arte del Novecento. Un viaggio che, partendo dall'Europa, raggiunge Giappone e Stati Uniti e si articola in due sezioni: Resistere al caos e Sognando l'infinito.
Giorgio De Chirico, Filippo de Pisis, Virgilio Guidi, Guy Denning, Renato Guttuso, Luo Brothers, Tony Oursler, Mario Sironi, Mario Schifano, Salvatore Fiume, Hermann Nitsch, Shozo Shimamoto, Yashuo Sumi, Emilio Vedova, Andy Warhol, Keith Haring, solo per citarne alcuni. L'ingresso gratuito permette davvero a tutti di ammirare le opere di questi grandi nomi dell'arte. L'occasione è da non perdere.
Il concept dell'esposizione nasce da una riflessione di Jean Baudrillard ne Il complotto dell’arte: “Vi è nell’arte – nell’arte contemporanea come pure, probabilmente, nell’arte classica – un duplice postulato, dunque una duplice strategia. Una pulsione di annientamento, di cancellazione di tutte le tracce del mondo e della realtà, e una resistenza contraria a tale pulsione”.