SCIENZA E RICERCA
Un progetto di ingegneria aerospaziale per la salvaguardia ambientale
di Federica DʹAuria
Si chiama O-Zone l'unico team italiano tra i vincitori del concorso Rexus/Bexus bandito dall'ESA, l'agenzia spaziale europea, che ogni anno promuove delle iniziative per selezionare i potenziali ricercatori spaziali di domani.
Il progetto del team O-Zone, composto da studenti di ingegneria aerospaziale dell'università di Padova, prevede di lanciare in bassa orbita (a 35.000 metri), a bordo di un pallone aerostatico, un dispositivo in grado di campionare svariati inquinanti atmosferici a diverse altitudini, per conoscerne la concentrazione, sapere come si diffondono, si modificano e in futuro ricadono. Tale strumento potrebbe avere un'applicazione in diversi ambiti, come il controllo di fabbriche, industrie e altre emissioni antropiche, l'analisi tempestiva in caso di calamità naturale e la previsione e il successivo intervento di sicurezza per i cittadini.
I lavori di progettazione e di test in vista del lancio inizieranno a breve, perciò O-Zone è alla ricerca di sostenitori che credano nella sua missione: agire concretamente per la salvaguardia ambientale.
È possibile seguire il team O-Zone, i suoi successi e le sue ricerche sul sito oppure su Instagram e Facebook.