SOCIETÀ

Don Dante Carraro: "È nell'investimento sulle risorse locali che si trova il futuro dell'Africa"

“Ricuciamo insieme l’Italia”: è stato questo il messaggio arrivato dal palco della cerimonia inaugurale per Padova Capitale europea del Volontariato. Un filo rosso che per tutto il 2020 farà della città del Santo il centro di tutte quelle realtà e quelle persone che vivono consapevoli che soltanto aiutando gli altri si può crescere.

Una delle realtà più importanti, quando si parla di volontariato, è il Cuamm che a Padova ha la sua sede principale. Nata nel 1950, Medici con l’Africa Cuamm è la prima Ong in campo sanitario riconosciuta in Italia e la più grande organizzazione italiana per la promozione e la tutela della salute delle popolazioni africane. Per conoscere meglio questa realtà impegnata in 8 paesi dell’Africa sub-Sahariana (Angola, Etiopia, Mozambico, Repubblica Centrafricana, Sierra Leone, Sud Sudan, Tanzania, Uganda) abbiamo intervistato Don Dante Carraro, con cui abbiamo parlato del loro lavoro, ma anche di attualità.

“Ora abbiamo il coronavirus - ha dichiarato il direttore di Medici con l’Africa Cuamm - ma vi assicuro, con tutto il rispetto per la malattia, che affrontare l’ebola è diverso. Il coronavirus ha una letalità del 2%, l’ebola ha il 70% di letalità, numeri molto differenti. Le tre patologie che noi ci troviamo principalmente ad affrontare sono: l’Hiv, che rispetto a dieci anni fa si sta affrontando e si sta ridimensionando, la malaria, per cui non siamo ancora riusciti a trovare il vaccino e la tubercolosi, che è la situazione più preoccupante. Questa malattia sta aumentando e stanno aumentando le m.d.r., cioè le forme di tubercolosi resistenti al farmaco”. 

Uno degli obiettivi del Cuamm è anche quello di formare il personale medico locale. “Fare formazione del personale sanitario locale è fondamentale - ha continuato don Dante Carraro -. Noi andiamo a fare investimento sulle risorse locali, la formazione del personale locale ed in particolare delle ostetriche e del personale infermieristico è vitale. Questo genera fiducia e speranza in questi paesi che chiedono di crescere, significa coltivare il diritto per poter crescere”.

“Se si investe nelle risorse locali - ha concluso Don Dante Carraro - il futuro dell’Africa c’è e ci sarà sempre di più".

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