CULTURA

We’re sitting in a room: Intelligenza artificiale e musica

“We’re Sitting in a Room”, parafrasi di un celebre titolo della musica sperimentale, è il nome del nuovo podcast del Centro d’Arte.

Un impulso a questa nuova iniziativa certamente è arrivato da quest’anno di forzata sospensione della musica dal vivo, all’inizio del quale l’associazione padovana ha saputo prontamente trovare idee ed energie per promuovere le esperienze musicali più attuali in formati diversi dal concerto

Con “We’re sitting in a room” il Centro d’Arte mette ora in scena un teatro di idee da ascoltare: una rassegna (quasi) tutta di parola, affidata alle voci dei suoi curatori e a ospiti autorevoli che di tanto in tanto saranno chiamati a dialogare. “We’re Sitting in a Room” parla anche di questo, ma di tanto altro: produzioni e concetti legati alla sfera del sonoro in senso ampio, declinando il discorso secondo prospettive di volta in volta storico-culturali, tecniche, sociali. Contenuti eclettici, ma scientificamente fondati, vengono presentati in un formato agile e discorsivo e corredati da scelte musicali originali e stimolanti.

In questa sesta puntata della rassegna, Matteo Polato e Veniero Rizzardi si muovono lungo una nuova frontiera di esperimenti musicali, quelli resi possibili dalle applicazioni dell’intelligenza artificiale. È il momento delle reti neurali e dei bot, che fabbricano una credibile ma inesistente hit dei Beatles, che improvvisano free jazz 24/7 senza limiti di muscoli e fiato, e che più discretamente riescono a fondere cinque compositori in uno solo.

Gli episodi vengono pubblicati ogni due settimane, il venerdì alle ore 21, sul canale Mixcloud (www.mixcloud.com/centrodarte) per rimanere sempre online.

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