SOCIETÀ

Crescita, identità, futuro: Giornata internazionale per i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza

"La Convenzione ha ispirato in ogni parte del mondo importanti cambiamenti legislativi e ha portato alla realizzazione di politiche pubbliche a livello locale, nazionale e internazionale che hanno prodotto un miglioramento delle condizioni di vita di milioni di bambini e bambine diventati soggetti titolari di diritti fondamentali e non più soltanto oggetti di tutela e protezione. In questo modo l'infanzia entra a pieno titolo nell'ordinamento giuridico mondiale". Sono le parole scritte da Marco Mascia nel capitolo dedicato alla lunga strada dei diritti in Geografie d'infanzia, quarto volume della collana dei libri de Il Bo Live (Padova university press). E queste sue parole ci accompagnano oggi, nella Giornata internazionale per i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, una ricorrenza che si festeggia nel giorno esatto, il 20 novembre appunto, in cui trentadue anni fa, era il 1989, l'Assemblea generale delle Nazioni Unite adottava la Convenzione sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, entrata in vigore il 2 settembre 1990 e ratificata dall'Italia nel 1991. E sempre il 20 novembre, ma trent'anni prima, nel 1959, l'Assemblea aveva già adottato la Dichiarazione sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza.

"I principi fondamentali enunciati dalla Convenzione - spiega Mascia, titolare della cattedra Unesco di Diritti umani, democrazia e pace al Centro di ateneo per i diritti umani "Antonio Papisca" dell'università di Padova - sono quelli di vita, di non discriminazione, del superiore interesse del minore e di ascolto delle sue opinioni". E continua: "Investire nel futuro dell'infanzia vuol dire formare cittadini e consumatori responsabili che possano crescere in un Paese in cui la pace e la giustizia siano garantite, senza disparità di genere, lottando contro la povertà e le disuguaglianze".

L'Atlante dell'infanzia a rischio 

Lo sguardo dell’infanzia sul futuro, dunque. Ma quale futuro? Bambine e bambini vivono in un presente segnato da pandemia, cambiamenti climatici, disuguaglianze sempre più nette. Si concentra proprio sul tema Il futuro è già qui – Il mondo dei bambini di domani, il nuovo Atlante dell’infanzia a rischio di Save the Children Italia, giunto alla dodicesima edizione, curato da Vichi De Marchi e pubblicato da Ponte alle Grazie. Un report aggiornato a cui si aggiunge, in questa giornata dedicata ai più piccoli, la guida illustrata per spiegare i diritti dei bambini ai bambini

I numeri diffusi dall'Atlante relativi a demografia, condizioni di vita, istruzione, visione di futuro non sono incoraggianti: in Italia, in 15 anni, la popolazione di bambine, bambini e adolescenti è diminuita di circa 600mila minori e oggi meno di un cittadino su 6 non ha compiuto i 18 anni. Una situazione aggravata dall’aumento della povertà assoluta, con un milione di bambine, bambini e adolescenti in più senza lo stretto necessario per vivere dignitosamente. Nel 2020, in piena pandemia, i bambini e i ragazzi che vivevano in condizioni di povertà senza accedere a beni e servizi essenziali erano il 13,5%, 1 minore su 7. Tra il 2010 e il 2016 la spesa per l’istruzione è stata tagliata di mezzo punto di PIL e si è risparmiato sui servizi alla prima infanzia, le mense e il tempo pieno. Nel Paese la percentuale di early school leavers – cioè ragazzi tra i 18 e i 24 anni che non studiano e non hanno concluso il ciclo d’istruzione - raggiunge il 13,1% (a fronte della media europea del 9,9%) e quella di NEET – giovani tra i 15 e i 29 anni che non lavorano, non studiano e non sono inseriti in alcun percorso di formazione - raggiunge il 23,3% (media europea 13,7%).

La povertà educativa si sperimenta sin dalla prima infanzia. In Italia solo un bambino su 7 (14,7%) usufruisce di asili nido o servizi integrativi finanziati dai Comuni. Ed esistono enormi differenze nell’offerta territoriale: in Calabria solo il 3,1% dei bambini ha accesso al nido, opportunità offerta invece al 30,4% dei bambini della provincia di Trento.

Le disuguaglianze sociali si traducono anche nell’impossibilità di soddisfare esigenze basilari, come quelle alimentari: già nel 2019 l’indagine Eu-Silc Eurostat certificava in Italia un tasso di povertà alimentare delle bambine e dei bambini tra 1 e 15 anni del 6%. Nel 2020, al Nord, la spesa media mensile di una famiglia benestante era di 913 euro, due volte e mezzo quella di una famiglia meno abbiente. Al Centro la differenza aumenta e nel Mezzogiorno passa da 1267 euro per le famiglie più abbienti a 442 per quelle più povere. Dal punto di vista ambientale, considerando le conseguenze su salute e futuro del pianeta, lo scenario si mostra compromesso: più di un minore su cinque in Italia (il 21,3% del totale) abita in città inquinate, in un Paese dove vi sono oltre 4 autovetture in circolazione per ogni minore.

All'interno dell'Atlante trovano posto anche i dati dell'indagine IPSOS su I giovani e la cittadinanza scientifica. Circa 1 adolescente su 3 pensa che invecchiamento della popolazione, energia sostenibile, diminuzione delle emissioni inquinanti e disuguaglianze socioeconomiche, siano i temi che la scienza dovrà affrontare tra dieci anni. Nonostante credano nella scienza, nella maggior parte dei casi non ricevono il supporto necessario per farne un indirizzo di studi: il 15% non pensa di proseguire gli studi al termine delle scuole superiori e non frequenterà l’università e il 33% di quanti invece si iscriveranno a un ateneo non opterà per un indirizzo scientifico. A questo si aggiunge un importante divario di genere, che si manifesta già nelle intenzioni: il 41% delle ragazze esclude a priori un indirizzo scientifico, mentre solo il 26% dei ragazzi la pensa allo stesso modo. E sono solo 8 ragazze su 100 a puntare su una facoltà di ingegneria, rispetto a 30 ragazzi su 100. Interrogati sul futuro dopo la pandemia, il 50% di loro ritiene che il proprio avvenire economico rispetto a quello dei genitori sarà uguale o peggiore e il 54% afferma che anche la qualità della propria vita sarà uguale o peggiore di quella dei genitori.

Vite a colori, rapporto sull'impatto della pandemia 

Le esperienze vissute da bambini e adolescenti nel primo anno di pandemia sono state raccolte nel nuovo rapporto Vite a colori Esperienze, percezioni e opinioni di bambinə e ragazzə sulla pandemia di Covid-19 in Italia presentato il 12 novembre scorso dall’Unicef. "La raccolta dati si è svolta tra febbraio e giugno 2021 con 114 partecipanti tra i 10 e i 19 anni, frequentanti le scuole superiori del primo e secondo ciclo di 16 regioni italiane. Bambinɘ e ragazzɘ che si identificano come LGBTQI+, minori stranieri non accompagnati (MSNA) e adolescenti con background socioeconomico svantaggiato sono stati deliberatamente inclusi nel campione interessato dalla ricerca".

La nostra è una vita “regolata da dei colori... cioè, da esperienza personale, un giorno non sapevo se potevo uscire o no perché non sapevo che colore fossimo, perché i colori delle regioni cambiano così...” (A. 15 anni). Le parole di A hanno ispirato il titolo del rapporto.

Attraverso la metafora del surf, il rapporto interpreta le esperienze dei partecipanti e i percorsi di crescita caratterizzate da un’improvvisa onda anomala, il covid-19. La pandemia ha interrotto attività e abitudini, limitato la socialità, esponendo ragazze e ragazzi a stress e frustrazione, ha però riconfigurato spazi di socialità e interazione, stimolato la ricerca di altri interessi e ha lasciato più tempo per pensare e acquisire nuove competenze. Resta l’incertezza nei confronti del futuro ma emerge l'esigenza di costruire una nuova “normalità” attraverso un approccio meno individualista, più attento al benessere della collettività, caratterizzato da cura e rispetto reciproco.

Progetti IBBY: Mamma Lingua, Silent books e Bill, biblioteca della legalità

Libri di qualità in albanese, arabo, cinese, francese, inglese, rumeno e spagnolo, per bambine e bambini in età prescolare. Mamma Lingua è un'occasione per ritrovare nei libri la propria lingua. All’origine del progetto, ora in corso in Lombardia, c’è l’esigenza delle biblioteche impegnate nel programma Nati per Leggere di identificare un nucleo di libri di qualità nelle sette lingue maggiormente parlate nella regione e avvicinare alla lettura le famiglie straniere con bambini in età prescolare.

Silent Books. Destinazione Lampedusa è un progetto di cooperazione internazionale nato nel 2012 per dotare l'isola di Lampedusa di una biblioteca per bambini e ragazzi, promosso da IBBY Italia in collaborazione con IBBY International. 

Diffondere la cultura della legalità e della giustizia tra le giovani generazioni attraverso la promozione della lettura: sono gli obiettivi di Bill, Biblioteca della legalitàprogetto di Ibby Italia nato per promuovere i valori della giustizia e della responsabilità. Si tratta di una collezione "viaggiante" e ragionata di testi adatti a giovani lettori e non solo: ai 202 titoli della prima bibliografia - albi illustrati, narrativa, saggistica e graphic novel -, si sono aggiunti, nel tempo, 101 classici e una selezione di titoli di Gianni Rodari. 

IBBY, International Board on Book for Young people, è un’organizzazione internazionale no-profit, fondata nel 1953 da Jella Lepman, con lo scopo di garantire e difendere il diritto dei più piccoli ad accedere ai libri e alla lettura, in particolare in aree disagiate e remote. Attualmente è presente in 75 Paesi nel mondo.

Tra le pagine di un libro: diritti, crescita, identità 

Una selezione di titoli per bambini e bambine, ragazzi e ragazze, che parlano di diritti in tanti modi diversi. Libri bellissimi, molti (ma non tutti) di recente pubblicazione.

Si può di Giusi Quarenghi, illustrazioni di Alessandro Sanna (Panini). Per esplorare il diritto di fare esperienze, sbagliare, riprovarci, osare, senza costrizioni.

Che cos'è un bambino? di Beatrice Alemagna (Topipittori). "Un bambino è una persona piccola, è piccolo solo per un po', poi diventa grande. Cresce senza neanche farci caso [...] un bambino non è un bambino per sempre".

La capra canta di Giusi Quarenghi, illustrato da Lucio Schiavon (Topipittori). Un libro che, attraverso la poesia, svela i sentimenti di bambine e bambini che necessitano di essere ascoltati da adulti attenti e accoglienti.

Beaver, come Castoro di Serena Ballista, illustrazioni di Martina Paderni (Settenove). L'infanzia della filosofa Simone De Beauvoir, da bambina chiamata "beaver", "castoro", per l’assonanza della pronuncia con il suo cognome. Il racconto del desiderio precoce di cambiare il corso della corrente per costruire, da adulta, un pensiero nuovo.

Una piccola cosa senza importanza di Catherine Fradier, traduzione di Ilaria Piperno (uovonero). Cronache lunari di un ragazzo bizzarro. Un’avventura nel cuore del Congo raccontata dallo sguardo di un adolescente con la sindrome di Asperger. Qui la neurodiversità incontra la crudezza della guerra e la drammatica realtà dei bambini-soldato.

Ruby Bridges è entrata a scuola di Elisa Puricelli Guerra (Einaudi Ragazzi). Una storia sulla discriminazione e sull’odio razziale e sul coraggio che serve per combatterli. Un libro che racconta a ragazze e ragazzi di oggi la lotta per i diritti e per l’emancipazione.

Fiori di Kabul di Gabriele Clima (Einaudi Ragazzi). Maryam vive a Kabul, la sua storia racconta una piccola rivoluzione silenziosa attraverso uno dei Paesi con la più alta discriminazione di genere.

A pari merito di Lia Celi (Einaudi Ragazzi). Per ragazzi e ragazze dagli 11 anni, un libro per riconoscere e combattere contro pregiudizi e disparità di genere. Parole chiave: uguaglianza, femminismo, emancipazione e integrazione.

Sassolino di Marius Marcinkevičius, illustrazioni di Inga Dagile, traduzione di Elena Montemaggi (Caissa Italia). Un albo illustrato che affronta il tema della Shoah, un picture book che racconta la vita dei bambini nel ghetto. "La libertà non è oltre il cancello. È qui, nel cuore".

La Costituzione spiegata ai bambini di Francesca Parmigiani e Dora Creminati (Becco Giallo). Piero e Nilde, insieme ai loro compagni di classe, imparano il significato di parole come democrazia, libertà, diritti e doveri, solidarietà, uguaglianza.

Io, io... e gli altri? (Gallucci). Un libro firmato da molti autori e illustratori che parla di diritto a conoscere, solidarietà, tolleranza, rispetto e della differenza tra l’avere e il fare. Per grandi e piccoli.

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