CULTURA

Massimo Polidoro ricorda James Randi

Il 20 ottobre di quest'anno è scomparso James Randi. Aveva 92 anni e ben due carriere alle spalle: la prima lo vedeva illusionista, pronto a stupire il suo pubblico con trucchi mirabolanti, tanto da essere considerato l'erede di Harry Houdini. Nella sua seconda vita lavorativa, invece, si è occupato di smascherare tutti quei truffatori che dichiaravano di possedere dei poteri soprannaturali e che mettevano insieme ingenti somme a furia di imbrogliare persone disperate. La sua quindi è stata una vita dedita al prossimo, frutto di un carattere estremamente curioso e del desiderio di rendere il mondo un posto migliore e le persone meno credulone.

Naturalmente la sua scomparsa è una grande perdita, ma non dobbiamo dimenticare che mentre era in vita Randi si è occupato anche di formare persone che potessero raccogliere la sua eredità. Una di queste persone è Massimo Polidoro, giornalista e segretario del Cicap, il Comitato italiano per il controllo delle affermazioni sul paranormale e sulle pseudoscienze: abbiamo scelto di omaggiare insieme a lui questa persona che ha saputo mettere a servizio della collettività le sue capacità straordinarie e lo ricordiamo con il sorriso e la consapevolezza che quello che ha fatto quando era in vita ha avuto un impatto positivo che non si esaurirà con la sua morte, perché ha lasciato il segno e un bellissimo ricordo in tutti quelli che lo hanno conosciuto.

Montaggio di Elisa Speronello

Senza James Randi il Cicap non sarebbe probabilmente diventato quello che è ora, cioè un baluardo contro disinformazione e superstizioni di ogni tipo. Quando Piero Angela ha avuto l'idea di creare il comitato, si è ispirato a un'organizzazione americana ideata, tra gli altri, anche da Randi; per diversi anni Angela si è impegnato in questo progetto, ed è riuscito a farlo decollare proprio quando Randi è venuto in Italia dandogli il suo sostegno. Poco dopo, Polidoro ha ottenuto una borsa di studio che gli ha permesso di partire per l'America per imparare da Randi tutto quello che c'era da imparare sulle indagini nel mondo dell'occulto, in modo da carpire i trucchi che lasciano di stucco i non addetti ai lavori. Ma per Polidoro Randi non è stato solo un mentore: è stato quasi un secondo padre, che non gli ha solo insegnato tutto ciò che sapeva sulle indagini sui misteri del paranormale, ma che è stato una figura di riferimento per la sua crescita anche a livello umano (Polidoro è partito per l'America quando aveva solo 18 anni).

Randi nella sua vita ha smascherato molti truffatori e sarebbe difficile individuare un solo episodio da menzionare a discapito di altri. Sicuramente però uno dei più curiosi è stato quando si è riproposto di far capire agli scienziati che senza avere competenze nell'ambito dell'illusionismo è molto difficile smascherare gli imbrglioni (non facciamo spoiler, nel video c'è un piccolo colpo di scena).
Indimenticabile è anche il lato umano di Jasmes Randi: una volta ha conosciuto un ragazzo con un'infanzia molto difficile che diceva di riuscire a girare le pagine di un libro con la forza del pensiero. Randi lo smascherò, ma quando poi il ragazzo finì in prigione per altri motivi gli mise a disposizione il suo agente teatrale, per fare in modo che lui potesse utilizzare le sue capacità straordinarie per riscattarsi da una vita che fino a quel momento era stata poco generosa, invece che per imbrogliare le persone come faceva prima.

E poi c'erano ciarlatani che invece lo facevano proprio arrabbiare: i guaritori carismatici, molto attivi negli Stati Uniti, che sostengono di essere mandati da Dio per guarire le persone. Naturalmente poi nessuno guarisce, ma in compenso tutti si trovano il portafoglio molto alleggerito. Polidoro racconta uno di questi episodi in cui Randi ha smascherato il presunto guaritore grazie a un amico esperto di tecnologia, vincendo tra l'altro il MacArthur Fellows Program, una sorta premio Nobel negli Stati Uniti: "Questa era una delle cose che gli faceva più male: - conclude Polidoro - vedere che esiste chi si approfitta delle debolezze, del bisogno e delle sofferenze degli altri".

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