SOCIETÀ
Parole in folle - Disagio mentale, identità, migrazioni: le voci poetiche dei giovani africani
di Voci Globali
La salute mentale e la poesia contemporanea per raccontare uno degli aspetti meno esplorati quando parliamo del continente africano.
Da oggi, e per sei settimane, pubblichiamo un podcast a più voci in collaborazione con la testata giornalistica Voci Globali che mette insieme due iniziative, Afro Women Poetry e One Global Voice. La prima riguarda la poesia contemporanea al femminile dell’Africa sub-sahariana. La seconda riguarda la salute mentale, quella che in Africa è spesso chiamata follia e che noi raccontiamo attraverso l’esperienza e la scrittura, anche in questo caso, di giovani poetesse e poeti, slameur e slameuse, artiste e artisti di spoken word.
In questa serie di podcast racconteremo storie, ascolteremo storie. Parole generate dal disagio mentale, dalla difficoltà di vivere. Parole folli. Parole in attesa di una via di fuga da quelle catene che stringono il cuore, che tengono immobili, piegati sul dolore. Parole che non hanno bisogno di essere spiegate, interpretate, analizzate. È questa la forza della poesia, dopotutto. I testi che ascolterete toccano quindi il tema della salute mentale, ma anche quello dell’identità, dei danni provocati dalle colonizzazioni, dei viaggi dei migranti. E poi uno sguardo particolare alle donne, voci protagoniste di un’Africa che cambia, che vuole raccontarsi e che, determinata, combatte e spazza via stereotipi stantii.
Nella prima puntata, Antonella Sinopoli, direttrice di Voci Globali e coordinatrice dei progetti, racconta i risultati di una serie di approfondimenti e ricerche sulla salute mentale e sul concetto di “follia” nell’Africa sub-sahariana. Di come viene affrontato il disagio mentale, di quanti tabù ancora esistono sull’argomento ma anche di quanti approcci nuovi e originali si stanno mettendo in campo. E, infine, di quanto la parola, la poesia, stia facendo emergere prepotentemente la questione.
CREDITS
Testo e voce: Antonella Sinopoli
Coordinatori del progetto: Davide Galati e Antonella Sinopoli
Alla parte tecnica, suono e montaggio: Riccardo Falcari
Sonorità: Fabio Romanato
Social media: Emanuele Bozzoni
Estratto da La prière du désespéré: Ayeva Falak, traduzione di Giovanna Molinelli
Questi podcast fanno parte di "One Global Voice - Uniti e unici nella diversità", un progetto della testata giornalistica e associazione Voci Globali, sostenuto da Fondazione Cariparo nell'ambito del bando CulturalMente 2020.