UNIVERSITÀ E SCUOLA

Affitti in nero: al Fisco costano due milioni di euro solo a Padova

Alloggi adibiti più a dormitorio che ad abitazione, con pochi spazi al limite del possibile. E le condizioni di vita inaccettabili in strutture a volte quasi fatiscenti. Può capitare anche questo allo studente che si infila ingenuamente nell’avventura degli affitti in nero di Padova. Fenomeno in dimunizione ma ancora presente e sui cui indaga ogni anno la guardia di finanza. Nel 2011 il corpo ha fatto emergere redditi evasi dalla tassazione per due milioni di euro e 24.000 euro, invece, derivanti dall’evasione dell’imposta sul registro, obbligatoria alla firma di un contratto di locazione. “Padova è una realtà in cui il problema del nero era sentito - afferma il capitano Luca Gelormino - ma negli ultimi anni assistiamo a una sostanziale diminuzione del fenomeno. Ormai è stupido affittare in nero, tenendo anche conto delle possibili agevolazioni”. Da una parte i proprietari, grazie all’introduzione di nuove norme di legge, come la cedolare secca, riescono a ottenere sgravi fiscali sugli affitti. Dall’altra “sono gli studenti - prosegue il capitano Gelormino - a voler stipulare un contratto valido a loro garanzia”. La guardia di finanza infatti ricorda come un contratto in chiaro permetta allo studente di vivere il loro soggiorno in modo più tranquillo, mettendoli al riparo da denunce, ritorsioni o cessazioni immediate della locazione per la mancanza di un documento legale. “Il concetto del nero è ancora radicato nelle persone anziane e purtroppo si osservano ancora episodi di giovani che vengono raggirati con la promessa di un contratto che poi non viene effettivamente stipulato o poi registrato”, conclude Gelormino.

Le indagini della Finanza, in stretta collaborazione con l’università, l’Esu e il Comune di Padova, prevedono diversi passaggi operativi per arrivare a definire il quadro di una locazione dubbia. In questi anni e tuttora i militari hanno richiesto all’ateneo i nominativi degli studenti fuorisede per poi inviare un questionario in cui si chiedono  informazioni, dettagliate, sul tipo di locazione. A partire dal tipo di contratto, per poi chiedere l’indirizzo dell’immobile, il nome del proprietario o di chi opera per suo conto, il canone di locazione mensile corrisposto realmente, assieme ad altre voci di spesa e il tipo di pagamento utilizzato (contanti, bonifico o assegni) e qualsiasi altro documento utile (ricevute, copia di assegni fax o mail). Una volta arrivata la segnalazione e nel caso di presunte irregolarità, si procede con accertamenti iniziali presso gli enti erogatori dei servizi per verificare i consumi di elettricità, acqua e gas e il pagamento delle imposte sui rifiuti. Questi vengono rapportati poi alle persone che hanno usufruito dell’appartamento. Ci si avvale poi di una verifica dei precedenti del contribuente oggetto d’indagine per verificare se e quando sono stati dichiarati redditi di fabbricati e il codice di utilizzo dell’abitazione. Si controllano, infine, gli anni di imposta dichiarati e si incrociano i dati per far affiorare eventuali incongruenze. Spesso si ricorre anche a un contraddittorio con il locatore interessato. La Finanza indaga inoltre di sua iniziativa, verificando soprattutto le posizioni delle persone che risultano proprietarie di numerosi immobili e che potrebbero essere portate ad affittare in nero. Le indagini spesso comportano degli sforzi per arrivare al proprietario reale dell’appartamento: le difficoltà derivano dall’abitudine degli studenti di sublocare le stanze nel momento in cui se ne vanno. E spesso sono gli stessi proprietari che lasciano tutte le incombenze ai giovani, chiedendogli, in pratica, di gestire la casa e di mandare i soldi dell’affitto a fine mese. La collaborazione tra la guardia di finanza, gli altri enti (università in testa) e gli studenti è sempre continuativa. Il comando di Padova ha messo anche a disposizione degli studenti un indirizzo di posta elettronica (helpaffitti.padova@gdf.it) a cui gli studenti possono rivolgersi per inviare segnalazioni su contratti e affitti irregolari. (3-fine)

 

Ma.S.

Approfondimenti:

La guida-vademecum abitare a Padova

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