CULTURA

Amélie Nothomb, due viaggi nell’inconscio

Sembra che nell’ultimo periodo Amélie Nothomb si sia definitivamente consacrata all’argomento psicanalitico. Nel suo “Uccidere il padre” (ed. Voland), il suo ventesimo romanzo, racconta la storia di Joe Whip, un ragazzino sistematicamente snobbato dalla madre che arriva a mandarlo via di casa per non turbare la serenità del suo nuovo compagno. Joe cerca di mantenersi con gli spettacoli di magia, per cui dimostra un talento eccezionale, finché un uomo non gli consiglia di andare da Norman Terence, il mago più grande di tutti i tempi, e di chiedergli di diventare il suo maestro. Norman, superando le iniziali riserve, decide di accontentare l’aspirante allievo quando viene a sapere che non ha un padre. Così lo ospita nella casa che condivide con Christina, la sua compagna. Entrambi lo trattano come un figlio, al punto che Joe comincia a desiderare la sua nuova madre. “Un caso da manuale”, come lo definirà Norman. Ma le cose stanno realmente in questo modo? Come ogni fedele lettore sa, con la Nothomb il colpo di scena è sempre in agguato: la magia pervade ogni riga ma la scrittrice non rinuncia mai ad analizzare la realtà con la spietata ironia che scorre in ogni suo romanzo. E dopo aver parlato di Edipo la nostra Amelie scrive “Elettra”, disponibile solo in versione digitale sul sito di BookRepublic, un racconto che descrive l’ossessione della protagonista, Elettra appunto, per una cantante rock, a cui dopo un concerto dirà una frase sconvolgente che dimenticherà però subito dopo. Così Elettra decide di prendere una stanza di fronte alla casa dell’artista e comincia a sorvegliarla, in modo da poterle parlare di nuovo e capire cosa abbia scatenato una tale reazione nel suo idolo. Ma la cantante non esce mai, così Elettra decide di introdursi di soppiatto in casa sua. Da qui si dipana una trama allucinatoria, al confine tra il sonno e la veglia, che ci conduce ad un finale imprevedibile e beffardo. Amélie Nothomb si conferma una delle scrittrici più conturbanti del panorama letterario contemporaneo: non deluderà i suoi lettori abituali e trascinerà nel suo mondo nuovi appassionati.

 

Anna Cortelazzo

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