UNIVERSITÀ E SCUOLA

L’università esporta brevetti negli Stati Uniti

La ricerca che esporta idee e brevetti: la seduta di ieri del Consiglio d’amministrazione d’ateneo ha infatti approvato un contratto di opzione di tre brevetti, che saranno venduti alla DexCom, un’azienda di San Diego (Usa), tra i leader mondiali per la produzione di sensori specializzati nel monitoraggio dei pazienti affetti da diabete. Il contratto di opzione garantirà all’università un introito di almeno 180.000 euro.

I tre brevetti sono stati registrati grazie al lavoro dei loro inventori: i professori Claudio Cobelli e Giovanni Sparacino,  gli ingegneri Andrea Facchinetti, Stefania Guerra e Simone Del Favero del dipartimento di Ingegneria dell’informazione. “I brevetti - spiega il professor Cobelli - riguardano algoritmi e modelli matematici sviluppati per migliorare le prestazioni e la funzionalità dei dispositivi di monitoraggio della glicemia.” E Cobelli ne precisa le caratteristiche: ”Si tratta di algoritmi di calibrazione che permettono di incrementare la precisione delle misure, di una tecnica per identificare in tempo reale eventuali malfunzionamenti del sistema e di un nuovo metodo per quantificare il rischio per il paziente relativo al valore di glicemia corrente”. L’incorporazione delle tre metodologie all’interno dei sensori consentirà “di migliorare il monitoraggio della glicemia delle persone affette da diabete di tipo 1, rendendo di conseguenza più efficace l’azione quotidiana della terapia convenzionale”.

Non solo brevetti nella seduta del Cda di ieri: il Consiglio ha infatti ratificato anche un aumento dell’offerta formativa post lauream per l’anno accademico 2012-2013. A disposizione degli studenti, ci saranno 19 master in più di prima attivazione, che si aggiungono ai 51 già esistenti. Sono previsti anche quattro master interateneo e due master internazionali. Si va dalla pianificazione e gestione del prodotto turistico alla conservazione della fauna selvatica. Si passa poi all’esercizio fisico nella cura delle malattie croniche, alle tecnologie per l’energia solare nei paesi africani; dalla riabilitazione protesica nella sordità infantile, alla logopedia per i disturbi specifici dell’apprendimento, fino ad arrivare alla storia delle civiltà latinoamericane e a un corso sulle politiche giovanili.

Sempre nell’ambito della formazione, il Cda ha approvato l’adesione al consorzio Venice International University che darà la possibilità ai ricercatori di partecipare ai corsi del centro di educazione superiore e ricerca con sede sull’isola di San Servolo a Venezia. A questo si aggiunge la possibilità di seguire tutte le iniziative promosse dal network internazionale, cui aderiscono Ca’ Foscari, Cnr, la Duke university, il Boston college, oltre ad atenei spagnoli, israeliani, cinesi e giapponesi.

Si conferma anche la partecipazione dell’università al progetto Venetonight 2012 assieme alle altre università della regione: l’ateneo aprirà a settembre le proprie porte per far conoscere alla città novità e prodotti della ricerca.

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