CULTURA

Dibattito sulla sordità e sugli studi di Manara Valgimigli all'Accademia Galileiana

Il dibattito sulla sordità e sugli studi di Manara Valgimigli sono al centro dell’adunanza dell’Accademia Galileiana che ha luogo il 13 aprile, aperta all’intera cittadinanza nella propria sede alla Reggia Carrarese, per presentare gli esiti di studi originali ed inediti
dei propri soci e delle proprie socie.

La sala delle Adunanze, affrescata da Guariento di Arpo nella metà del Trecento e riconosciuta come patrimonio dell’umanità Unesco, dopo l’introduzione della presidente Giovanna Zaniolo, viene animata dagli interventi dei relatori.

Alessandro Martini apre i lavori con il suo intervento Il millenario dibattito Sordità vs Sordo-mutismo: dal codice di Hammurabi all'orecchio bionico. Martini parla di come un bambino non udente dalla nascita possa sviluppare un normale linguaggio orale, aderendo ad un preciso percorso diagnostico e terapeutico. Dal punto di vista culturale, tuttavia, il “sordo” spesso è stato oggetto di scherno e discriminazioni.

Il secondo intervento, opera di Franco Biasutti, ha titolo Manara Valgimigli: teoria e prassi della traduzione e si concentra sulla figura di Valgimigli, uno dei maestri della facoltà di Lettere e filosofia dell’Università di Padova che occupò la cattedra di Letteratura greca per molti anni, a partire dal 1926. Il lungo e profondo lavoro da lui dedicato alla poesia antica lo portò ad elaborare una originale dottrina estetica della traduzione, avente come fulcro la Poetica di Aristotele.

La partecipazione è libera.

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