CULTURA

Entrai nella Cappella di Giotto...

“Dopo aver attraversato in pieno sole il giardino dell’Arena, entrai nella Cappella di Giotto, dove l’intera volta e gli sfondi degli affreschi sono così turchini da far credere che la radiosa giornata abbia, anch’essa, oltrepassato la soglia insieme al visitatore...”.

Con queste parole Marcel Proust, in villeggiatura a Venezia nel maggio 1900, inizia il racconto della suo passaggio per Padova, dove visitò Mantegna e Giotto. Nella sua opera, Alla ricerca del tempo perduto, fece di Giotto e della cappella degli Scrovegni un motivo ricorrente per illustrare una forma particolare di allegoria: concreta, realistica, un po' ironica e, inaspettatamente, comica.

L'incontro, aperto il pubblico e a ingresso libero, è introdotto da Francesca Veronese, direttrice Musei Civici di Padova, e Federica Millozzi responsabile Ufficio Patrimonio Mondiale.

Interviene Geneviève Henrot, docente dell'Università di Padova.

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