Il convegno, dedicato alla "montagna del futuro", è frutto di un lavoro congiunto tra storici, geografi, economisti, forestali, esperti del paesaggio, ed è coordinato dalla Fondazione Angelini tramite due progetti di ricerca a cui hanno partecipato ricercatori dei dipartimenti Unipd Tesaf e Dissgea, assieme alla Società italiana di Selvicoltura ed ecologia forestale (Sisef). Di particolare interessante l'attività nei due progetti dei giovani dottorandi del gruppo "Young scientists for Vaia" del programma di dottorato LERH che sono stati impegnato in attività di divulgazione e animazione partecipata sui risultati del loro lavoro.

Nel corso del convegno viene presentato un database online unico, con centinaia di immagini dell'ultimo secolo raffiguranti il territorio della montagna bellunese e georeferenziate, che permettono di evidenziare nel tempo le progressive "ferite al paesaggio", dalla costruzione delle difese della prima guerra mondiale, al Vajont del 1963, all'alluvione del 1966, a Vaia. 

L'iniziativa è finanziata nell'ambito dell'accordo tra Presidenza del Consiglio dei Ministri e Regione del Veneto per la valorizzazione dei territori colpiti dalla tempesta Vaia, in memoria della Grande Guerra.

Per partecipare, sia in presenza che online, è richiesta l'iscrizione entro le ore 12 del 10 dicembre.