SOCIETÀ

La vicenda dell'autonomia regionale differenziata

Nell'ambito dell'insegnamento di Istituzioni di diritto pubblico, tenuto da Maurizio Malo, presso il Corso di laurea in Scienze politiche, Relazioni internazionali, Diritti umani (A.A. 2024-2025), si tiene il seminario dal titolo "La vicenda dell'autonomia regionale differenziata".

Il tema è attuale poiché le cittadine e i cittadini potrebbero essere chiamati ad esprimersi su una maggiore autonomia regionale differenziata.

La riforma costituzionale del 2001 ha introdotto la possibilità per le regioni ordinarie di ottenere forme particolari di autonomia (art. 116, comma 3). Nel 2018 sono stati firmati accordi preliminari con le Regioni Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto, ma non si è proceduto oltre. Nel 2024, su iniziativa del Ministro per gli affari regionali Roberto Calderoli, è stata approvata la legge ordinaria n. 86 che stabilisce il procedimento per attribuire maggiori compiti alle regioni interessate, previa definizione dei livelli essenziali delle prestazioni civili e sociali a livello nazionale.

La Corte costituzionale, con la sentenza n. 192 del 3 dicembre 2024, ha dichiarato l'illegittimità di alcune parti della legge, in particolare la delega al Governo per l'adozione dei livelli essenziali delle prestazioni per mancanza di criteri direttivi adeguati.
A gennaio 2025, la Corte deciderà sull'ammissibilità di un referendum per l'abrogazione della legge n. 86 del 2024. 

Nell'incontro intervengono Giandomenico Falcon, dell'Università di Trento, Ivo Rossi, già dirigente del Dipartimento per gli affari regionali e le autonomie,presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, e Adriana Vigneri dell'Università degli studi di Venezia Ca' Foscari.

L'ingresso è libero, sino a esaurimento posti.

Programma

  • QUANDO 10 GENNAIO - ORE 17:00
  • Teatro Ruzante
    Riviera Tito Livio, Padova

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