L’incontro, aperto a tutta la cittadinanza, vuole essere un evento itinerante da replicare nelle principali città italiane, coinvolgendo le rappresentanze del tessuto locale nella missione di sensibilizzare e informare tutti e tutte su quelle che sono le drammatiche conseguenze individuali e sociali che accompagnano le mutilazioni genitali femminili. Quest’anno l'evento è ospitato all’interno dell'Aula Magna del Palazzo Bo a Padova.

La multietnicità fa delle mutilazioni genitali femminili un’emergenza da non sottovalutare, a noi più vicina di quanto non si creda. Lo spirito con il quale nasce il Summit è quello di creare una sincronia tra le categorie professionali coinvolte nel tema e sviluppare così la sinergia essenziale per garantire, prima di ogni cosa, la migliore qualità di assistenza alle donne vittime di questa pratica.

Nel corso dell'incontro porta il suo saluto la presidente del Senato  Maria Elisabetta Alberti Casellati.

Fra i diversi interventi,  vi sono anche le testimonianze di Jasmine Abdulcadir, ginecologa insignita dell’onorificenza di Cavaliere della Repubblica Italiana per il suo impegno di medico con le donne che hanno subito mutilazioni genitali, di Alessandra Graziottin, ginecologa e sessuologa che parla delle complicanze sulla sessualità, e di Massimiliano Brambilla, chirurgo plastico referente del capitolo SICPRE di Chirurgia genitale femminile e maschile.

Non solo spazio all’approccio scientifico, legale e sociologico, quindi, ma vi è anche la presenza di scrittori, assistenti sociali, rappresentanti di associazioni legate al mondo Africano, attori e musicisti. Justine Mattera legge il brano di Elisabetta Fiorito  “Una giornata di pioggia”, al violino il Maestro Giacomo Rizzato. L’artista Cristina Burns, Surrealist Artist, Still life Photographer e Set Designer, ha realizzato e dedicato al Summit una sua opera esclusiva, immagine simbolo dell’evento.

La partecipazione è gratuita, su iscrizione.