Il convegno “Trasparenza e prevenzione della corruzione: verso una nuova etica pubblica?”, in programma il 15 luglio, si inserisce nell'ambito di un’iniziativa congiunta tra le Università di Padova e Verona dedicata ai temi della trasparenza ed intende approfondire, in una prospettiva interdisciplinare, il complesso sistema dell’anticorruzione sia quale misura “preventiva ed amministrativa” sia come rimedio “repressivo” per combattere la corruzione e l’illegalità nelle pubbliche amministrazioni e nel mondo delle imprese.
Nel corso di questo incontro vengono esaminate le misure messe in campo dal legislatore italiano al fine di prevenire (e reprimere) un fenomeno grave, che ha conseguenze negative sul piano dell’etica collettiva, ma anche del buon andamento della pubblica amministrazione e dell’economia.
In particolare, il convegno si propone di delineare un quadro della normativa vigente e delle problematiche in essere, anche alla luce del PNRR, individuando possibili strategie, azioni e strumenti in grado di semplificare la gestione degli appalti, rimuovendo gli ostacoli che oggi impediscono una trasparenza semplificata ed efficace.
Oltre ai consueti approfondimenti sui poteri di vigilanza, regolazione e precontenzioso, quest'anno il convegno si propone di esaminare i temi della trasparenza e anticorruzione anche in relazione ad un fenomeno emerso nello scorcio di questo primo ventennio del XXI secolo ovvero “il ritorno dello Stato” al centro della scena politica-istituzionale, a causa di una serie di fattori, in buona parte concatenati: dapprima crisi economico-finanziarie, con le loro conseguenze in termini di sfiducia nei meccanismi di auto-regolazione del mercato e crescita delle diseguaglianze; in anni più recenti, gli effetti dello scenario pandemico che hanno fatto ricadere ancora una volta sulle autorità nazionali principalmente la responsabilità di prendere decisioni e adottare misure, talora inedite. La debolezza degli strumenti di coordinamento internazionale e sovranazionale e le divergenze nelle reazioni locali appaiono, ora, punti di debolezza dello Stato, peraltro anch’esso in affanno dinanzi a vicende che stenta a governare. L’intero sistema dei poteri pubblici - dalle fonti del diritto, alla capacità amministrativa di intervento, sino agli strumenti penali di prevenzione - è stato, e in certa misura ancora è, sottoposto a tensioni senza precedenti in tempi di pace.
Ci si sofferma, inoltre, sullo stato di attuazione della digitalizzazione della p.a. e sul suo rafforzamento come leva per la semplificazione dei processi di procurement, e, più in generale, dei procedimenti amministrativi, nella prospettiva di un superamento dell’attuale stasi amministrativa ed inefficienza del sistema.
Anche questa nuova iniziativa si propone l’obiettivo di stimolare il dibattito con studentesse, studenti e operatori del settore dell’anticorruzione grazie agli interventi di studiosi, studiose e persone esperte di diritto dell’anticorruzione.
I saluti istituzionali sono affidati a Manlio Miele (direttore del Dipartimento di Diritto privato e critica del diritto), a Marcello Daniele (direttore del Dipartimento di Diritto pubblico, internazionale e comunitario), a Raffaele Cantone (procuratore della Repubblica di Perugia), a Roberto Flor (referente del rettore per l'anticorruzione e la trasparenza, Università di Verona) e a Cecilia Pedrazza Gorlero (presidente del Presidio della qualità, Università di Verona).
A seguire, aprono i lavori gli interventi di Cristiana Benetazzo e Rocco Alagna, docenti del corso di Diritto dell'anticorruzione, Università di Padova Presiede e coordina Gianluca Romagnoli (Università di Padova).
Intervengono: Paola Lombardi (Università di Brescia); Anna Romeo (Università di Messina), Francesca Pubusa (Università di Cagliari); Stefano Bigolaro (Foro di Padova). Le conclusioni sono affidate a Enrico Carloni (Università di Perugia).
Nel corso dell’incontro avrà, inoltre, luogo la presentazione del volume di Enrico Carloni, dal titolo: “Il paradigma trasparenza – Amministrazioni, informazioni, democrazia”, edito da Il Mulino.
L'incontro si tiene necessariamente in modalità duale (in presenza e in video conferenza) ed è aperto in particolare a studentesse e studenti dei diversi corsi di laurea, scuole di dottorato e master delle Università di Padova e Verona; vi partecipano non solo di docenti e autorità accademiche, ma anche di professionisti provenienti dal settore pubblico e privato.
L'evento è accreditato dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Padova con l’attribuzione di 3 crediti formativi solo per la partecipazione in presenza.
Meeting Zoom - Codice 06
- QUANDO 15 LUGLIO - ORE 09:00
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Palazzi Wollemborg – Ca’ Dottori, Aula N
via del Santo 26, Padova
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