SOCIETÀ

Nel 2021 è stato minacciato un amministratore pubblico ogni 20 ore

Una minaccia ogni 20 ore: è questo il dato che emerge dal rapporto Amministratori sotto tiro, realizzato da Avviso Pubblico. In tutto nel 2021 gli atti intimidatori contro amministratori locali e personale della pubblica amministrazione sono stati 438. Questo è un dato in calo che segna per il terzo anno consecutivo un trend decrescente. Nel 2021 infatti, le minacce o intimidazioni sono state il 6% in meno rispetto al 2020, anno in cui erano già diminuite di 94 unità rispetto al 2019. La flessione e soprattutto la tendenza è una buona notizia, ma è necessario considerare che questi sono solo dei numeri emerso, c’è un sommerso che spesso non balza agli onori delle cronache e che non viene nemmeno denunciato.

Seppure, come abbiamo visto, i dati ci mostrano una situazione meno complessa rispetto agli altri anni, 438 atti intimidatori o minacce significano una ogni 20 ore in tutta Italia. Tutto il nostro territorio infatti è coinvolto, ad eccezione della Valle d’Aosta. La regione più coinvolta, ininterrottamente dal 2017 ad oggi, è la Campania in cui sono state segnalati 72 casi. Al secondo e terzo posto troviamo la Sicilia (51) e la Calabria (45) mentre sale al quarto posto la Lombardia, che ha fatto registrare 43 casi di minacce o intimidazioni, due in più della Puglia. Un’altra regione che ha segnato il suo triste record di casi recensiti è il Veneto, con 39.

Proprio al Veneto è dedicato un approfondimento del report di Avviso Pubblico. Si è deciso di confrontare la regione del nord Italia con la Campania. Ne è uscito uno spaccato interessante dove emerge come i due territori siano agli antipodi, e non solo geograficamente parlando. Hanno una popolazione residente simile, anche se la Campania ha una densità abitativa decisamente maggiore, ma sono due regioni molto diverse per quanto riguarda le dinamiche economiche, lavorative, sociali e criminali.

“Nonostante un PIL regionale che in Veneto supera del 50% quello campano, in Campania vi è un maggior numero di imprese registrate (+28%)” si legge nel documento". Un confronto necessario perché rispetto al 2020 il Veneto ha fatto registrare un aumento di minacce o atti intimidatori del 30%, mentre in Campania si è ridotto del 15%. Riduzione che però, lo ricordiamo, non ha permesso alla regione di scendere dal primo posto di questa non meritoria classifica.

Venezia inoltre, è la prima provincia del Nord per atti censiti (18), seguita da Milano e Torino (17). Il motivo di questo primato è da riferirsi a quanto accaduto a Mestre, dove 16 consiglieri di maggioranza della Municipalità sono finiti nel mirino di un volantino intimidatorio che li indicava come “nemici” per aver votato a favore del progetto di una nuova torre residenziale con spazi commerciali. 

Il rapporto Amministratori sotto tiro quest’anno è dedicato ad una figura che è emblematica del periodo che stiamo vivendo. Olga Sukhenko era la sindaca del villaggio di Motyzhyn in Ucraina, ed è stata assassinata dai russi il 23 marzo 2022 insieme al marito Igor e al figlio Alexander. Sono proprio i sindaci ad essere i più colpiti. Il numero di minacce e le aggressioni nei confronti del personale della Pubblica Amministrazione è stato il 23% del totale mentre tra i soggetti maggiormente presi di mira da minacce e intimidazioni dirette si confermano proprio gli amministratori locali (57% dei casi).

Infine il 90% delle intimidazioni censite nel 2021 sono state di tipo diretto. Questa è la percentuale più alta di sempre, con un +4% rispetto al 2020. Significa che amministratori locali e personale della Pubblica Amministrazione - dirigenti e impiegati comunali, presidenti di enti e aziende partecipate, personale di altre strutture locali - sono stati minacciati direttamente come persone.  Il mezzo attraverso il quale ci sono state più minacce poi, sono i social network che nel 2021 sono stati il 21,7% del totale.

Oltre al resoconto quantitativo, Avviso Pubblico mette in evidenza anche 20 casi simbolo accaduti nel 2021. Il primo l’abbiamo già accennato, è stato registrato a Mestre, in provincia di Venezia, e riguarda una locandina sulla quale si leggeva «ecco i nemici di viale San Marco e di Mestre», messaggio seguito da “figurine” con foto e nomi di coloro che hanno votato a favore del progetto di una nuova torre residenziale con spazi commerciali. 

Ci sono anche eventi ancor più spiacevoli, come i 40 bossoli ritrovati a fianco della propria auto dal segretario generale Mario Ientile nel comune di Careri (Reggio Calabria), o ciò che è accaduto al sindaco di Pistoia. Al primo cittadino Alessandro Tomasi il 29 gennaio 2021 è stata recapitata una busta contenente una lama e un biglietto con scritto: “Sei nel mirino perché il livello che hai non ti spetta... non sei nulla!!”. 

Il fenomeno quindi, seppur in calo, non è da sottovalutare, come non è da sottovalutare tutto il sommerso. Ci sono numerosi casi che non vengono nemmeno denunciati ma la sensazione è che i 438 casi in realtà siano molti di più.

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