A partire da uno degli eventi inaugurali del Festival della Scienza di Genova con una tavola rotonda sulla ricerca made in Italy, torniamo a parlare di questo tema con Lucia Votano
Votano è un personaggio molto importante perché è stata direttrice del Laboratorio nazionale del Gran Sasso, prima e unica donna in Italia, per la partecipazione femminile nella ricerca in fisica italiana e infine perché è parte della grande comunità internazionale della ricerca della fisica dei neutrini. A Votano chiediamo come prima cosa: cosa ci può dire della ricerca scientifica made in Italy? Solitamente usiamo uno slogan: in Italia gli scienziati sono pochi ma buoni, nel campo della fisica ancora di più. “Ricerca made in Italy può voler dire molte cose: quella fatta in laboratori in Italia ma non solo. Significa anche attività svolte all’estero in cui gli italiani hanno quote di ricerca, come accade per esempio al Cern in Svizzera”. Certo, la situazione italiana non è rosea: da molti anni la ricerca nel nostro Paese è in sofferenza finanziaria e di iniziativa.