SOCIETÀ

La continua crescita del settore turistico: nel 2019 quasi un miliardo e mezzo di viaggiatori nel mondo

La World Tourism Organization (UNWTO), l’agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di promuovere e monitorarelo sviluppo di un turismo responsabile, sostenibile e universalmente accessibile, sta registrando un aumento costante del mercato turistico, sia in termini di visitatori che di spese legate al settore. Nel 2018 hanno viaggiato in tutto il modo circa 1,4 miliardi di turisti, il 5% rispetto all’anno precedente, con una spesa globale di circa 1.450 miliardi di dollari, che sale a circa 1.700 se consideriamo anche il trasporto di passeggeri.

Pur essendo uno dei settori economici più fiorenti, il mercato del turismo deve fare i conti con le sfide che caratterizzano la società odierna. Lo sviluppo di un turismo sostenibile, obiettivo centrale dell’UNWTO, prende in esame diversi temi su cui lavorare: la biodiversità e la conservazione del patrimonio naturale, la protezione delle comunità locali e la valorizzazione delle culture e tradizioni e la creazioni di azioni economiche sostenibili nel campo del turismo che mirino ad alleviare la povertà.

Il settore turistico, inoltre, è stato inserito anche in tre obiettivi dell’Agenda 2030, in particolare nei numeri 8, 12 e 14. Il primo in ordine numerico si occupa del lavoro dignitoso e della crescita economica: le Nazioni Unite auspicano un implemento delle politiche a favore di “un turismo sostenibile che crei lavoro e promuova la cultura e i prodotti locali”. Al punto 12.b, si continua in questo senso, chiedendo che vengano sviluppati degli strumenti per “ monitorare gli impatti dello sviluppo sostenibile per il turismo sostenibile”. Il turismo, infine, viene preso in considerazione anche al punto 14 dell’agenda, dedicato alla vita sott’acqua: in questo caso, si vuole aumentare i benefici dei piccoli stati insulari in via di sviluppo e dei paesi meno sviluppati, utilizzando in modo sostenibile le risorse marine anche attraverso il turismo.

Alla luce di questi obiettivi per il futuro del turismo, come sono i viaggiatori del 2019? Secondo l’UNWTO, sono principalmente due i trend seguiti in questo anno che sta finendo: il primo è il viaggio “per cambiare”, alla ricerca dell’autenticità e vivendo come le persone locali, mentre il secondo è il viaggio “per mostrare” in cui le destinazioni, le esperienze e i momenti vissuti devono essere “instagrammabili”. In aumento anche le destinazioni legate a uno stile di vita sano e allo sport e anche i viaggi che tengono conto del problema climatico e basati sulla sharing economy. 

Come mezzo di trasporto, l’aereo rimane l’opzione più utilizzata dai viaggiatori con il 58%, a cui seguono l’auto (37%), i mezzi via mare (4%) e il treno (2%). Chi viaggia di più in aereo sono i turisti provenienti dal Medio Oriente (72%), mentre in Europa chi sceglie di utilizzare questo mezzo è “solo” il 53%. Indipendentemente dalla scelta del trasporto, il 56% delle persone viaggiano per piacere o per le festività

Al primo posto tra i Paesi più visitati del 2018 troviamo la Francia: 89 milioni di turisti, infatti, scelgono questa meta. A seguire ci sono la Spagna con 83 milioni e gli Stati Uniti con 80. L’Italia si trova al quinto posto della classifica, con 62 milioni di turisti. Dando uno sguardo più ampio, gli arrivi sono aumentati in tutte le aree prese in esame: Europa e Medio Oriente registrano una crescita del 5% rispetto al 2017; Asia e il Pacifico, insieme all’Africa, del 7%, mentre l’America solo un 2%.

Come viaggiano gli italiani?

Secondo l’Istat, sono stati effettuati dagli italiani circa 79 milioni di viaggi con pernottamento nel 2018: il dato, in crescita rispetto al 2017, è dovuto alla lieve diminuzione della durata media dei soggiorni, 5,7 notti per le vacanze e 4,1 per i viaggi di lavoro. Il 79,3% sceglie come destinazioni principali le località nazionali, con la Puglia al primo posto (13,1%) e a seguire Emilia-Romagna (9,9%) per il periodo estivo; il Trentino Alto Adige registra un 31% durante le vacanze invernali. Il 20,7% sceglie come meta l’Unione Europea, mettendo in competizione Spagna e Francia come paesi più visitati

Per la prenotazione, gli italiani utilizzano ancora la modalità diretta, circa il 56%, per entrambe le tipologie di viaggio; solamente il 6,6% si affida alle agenzie, il valore aumenta (12,7%) se prendiamo in considerazione solamente i soggiorni per lavoro. Il 36,5% dei viaggi è senza prenotazione ed è in aumento anche la percentuale di prenotazioni via internet, dal 31,8% nel 2014 al 46% nel 2018, riscontrabile maggiormente per quanto riguarda i viaggi brevi. 

Se prendiamo in analisi i mezzi di trasporto, l’automobile è il mezzo preferito, con il 59,2%. L’aereo, in aumento di quasi il 30% rispetto al 2017 , è utilizzato dal 19,8% dei viaggiatori italiani, mentre il treno, che raggiunge il 10% dei viaggi totali, è utilizzato da un quinto di chi si sposta per lavoro. 

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