Sono i due i libri che vorrei consigliarvi come "compagni" per questa estate. Sono entrambi dei saggi scientifici, per giunta lunghi, ma a me sono piaciuti molto e per questo ve li voglio indicare.
Il primo mi ha colpito particolarmente: Il pianeta umano, scritto da Simon L. Lewis e Mark A. Maslin, parla dell’impatto che l’uomo ha avuto, dalla sua comparsa a oggi, sull’ambiente. Quello che gli autori mettono in evidenza è qualcosa di "fastidioso": perché l’uomo è un agente geologico a tutti gli effetti. Sette miliardi e mezzo di abitanti che producono altissime quantità di gas, e che impattano sul clima in modo importante. Il volume dei sedimenti che sono mossi dall’uomo sono pari a quelli tipici di un sistema geologico senza l’uomo. L’impatto, quindi, è devastante, ed è aggravato dal fatto che i tempi sono nettamente inferiori. Per questo si discute sull’istituzione di una nuova epoca geologica, chiamata Antropocene, da “uomo”.
Riprese e montaggio di Elisa Speronello
Il secondo libro che vi voglio consigliare si intitola Scala ed è scritto da Geoffrey West. Si tratta di un libro che definisco “straordinario” perché dietro c’è una visione, una nuova visione del nostro mondo e della sua complessità. L’autore è un fisico teorico, che si è interessato anche di ecologia e di altri problemi, come lo sviluppo di città e aziende. Tutti questi sistemi, che noi vediamo così diversificati, sono in realtà descritti da leggi relativamente semplici. Il segreto è capire queste leggi. Per esempio, per un terremoto molto grande ci sono tantissimi terremoti piccoli, la legge di scala è dovuta al fatto che a produrre i terremoti sono le faglie, e ci sono poche faglie grandi, ma tantissime faglie di dimensioni ridotte. Questo stesso ragionamento si può applicare alla dimensione di città e aziende.
L’autore, quindi, si pone diverse domande e cerca di trovare delle risposte. Per esempio, qual è la dimensione massima che può raggiungere una città? Quante persone possono abitare sulla Terra? Le risposte, ovviamente, non sono semplici perché non basate su leggi lineari, ma su leggi di scala. Il segreto non è solo capire i rapporti tra alcune variabili, ma la legge fisica che ci sta dietro.