Estado vegetal è il monologo che la cilena Manuela Infante ha di recente rappresentato alla Biennale Teatro 2019 di Venezia. Il genere è il realismo magico. Uno dei modi migliori – chi non ricorda Italo Calvino e Gianni Rodari – per rappresentare il reale nascondendolo, appena, dietro il magico.
Fonte ispiratrice della drammaturga cilena è la neurobiologia vegetale, su cui molto a livello scientifico si discute. Ma lo stato vegetale di Manuela Infante è un modo, magico appunto, per indagare la realtà della mente umana.
Protagonista apparente di questo monologo è lo “stato vegetale”. Ma la proposta di Manuela Infante oltremodo realistica è una struttura narrativa non lineare, bensì ramificata. Quindi più ricca. Come un albero.
Ma l’albero può avere, a volte, rami spezzati. Come ci propone Roberto Besana in questa fotografia con cui inaugurare la sua collaborazione con Il Bo Live.
Foto di Roberto Besana