Laura Hoffmann, CC BY 2.0 via Wikimedia Commons
In tutta Europa sono più di sette milioni, cioè più dei voti presi dal Partito Democratico alle elezioni europee del 2019. Sette milioni che, se fossero nella sola Italia, varrebbero più del 22% alle elezioni. Sette milioni di persone che pensano, si informano, hanno una loro visione specifica del Parlamento europeo ma che non possono decidere da chi essere rappresentati. O almeno non in tutti i Paesi membri. Questi sette milioni sono ragazzi e ragazze di 16 e 17 anni e alcuni di questi l’8 e 9 giugno potranno votare per la prima volta perché la Germania è l’ultimo Stato ad aver deciso di estendere la possibilità di voto ai sedicenni.
La decisione presa dal Bundestag il 10 novembre 2022 permetterà a più di un milione di giovani tedeschi di recarsi alle urne per decidere il proprio futuro. Nella motivazione dell’approvazione di questo cambiamento si legge “che l'attuale età minima per il diritto di voto alle elezioni del Parlamento europeo esclude coloro che assumono responsabilità in numerosi settori della società e che possono e vogliono partecipare al processo politico. [...] Temi come la protezione del clima, la progettazione dei sistemi di sicurezza sociale di fronte al cambiamento demografico, l'assegnazione di priorità agli investimenti pubblici e la regolamentazione di Internet plasmano il futuro in modo sostenibile e hanno quindi effetti che vanno oltre i periodi legislativi”.
Il voto europeo fino ad ora è sempre stato più “anziano”, con un’affluenza degli under 25 nel 2019 del 42%. Un dato che, se pur in aumento di 14 punti percentuali rispetto alla tornata precedente, fa capire che il lavoro da fare per aumentare la partecipazione tra i giovani è ancora molto.
La scelta tedesca però non è la prima all’interno dell’Unione Europea. Ci sono già Stati europei in cui l'età minima di voto attivo per il Parlamento europeo è inferiore ai 18 anni. In Austria, ad esempio, si può votare a 16 anni compiuti dal 2007. In Germania il voto ai più giovani esisteva già dal 2011, anche se ristretto solamente ad alcune elezioni regionali e locali. A Malta i sedicenni dal 2014 potevano votare alle elezioni locali, limite che dal 2018 è stato abbassato poi per tutte le votazioni. In Grecia infine, l’allora governo Tsipras nel 2016, ha abbassato l’età per votare a 17 anni per tutte le elezioni.
Le persone tra i 16 ed i 17 anni sono circa il 2% della popolazione in quasi tutti gli Stati europei. Un’analisi di The Conversation infine, mette in luce come, secondo lo studio Jugend in Deutschland 2024 (Gioventù in Germania 2024), circa il 22% dei giovani tra i 14 e i 29 anni voterebbe per l'AfD, cioè il partito tedesco di estrema destra, euroscettico e anti-migranti. I giovani tedeschi risultano essere molto preoccupati per l’inflazione (65%), il costo degli alloggi (54%) e la povertà in età avanzata (48%), ma anche per società sempre più divisa (49%) e per l’aumento dei flussi di rifugiati (41%).
Una scelta politica che segnala un potenziale cambiamento significativo nel comportamento di voto. Alle elezioni europee del 2019 infatti, il 30% degli elettori tedeschi tra i 18 e i 29 anni ha votato per i Verdi e il 13% per la CDU/CSU, l'alleanza politica di centro-destra democratico-cristiana. Tutti gli altri partiti hanno ricevuto meno del 10%. L'AfD poi, era stato solo il settimo partito più votato con un misero 7%.
Analizzando sempre i dati tedeschi, è anche visibile un evidente divario di genere. Le giovani donne erano più inclini a votare per i Verdi mentre i giovani uomini optavano per partiti conservatori o liberali. Questo divario di genere è particolarmente evidente quando si tratta dell'AfD. Alle elezioni europee del 2019 ad esempio, il 14,6% degli uomini (di tutte le età) ha votato per l'AfD, ma solo il 7,6% delle donne.
Le proiezioni quindi, ci parlano di una prospettiva in cui i più giovani tedeschi virerebbero verso il conservatorismo e l’estremismo di destra. Queste però sono appunto solo proiezioni, basta aspettare l’8 e 9 giugno per poter poi analizzare dove questi “nuovi” votanti hanno messo la X all’interno del seggio.