SCIENZA E RICERCA

L'anno della Luna nella stampa del 1969

La sera di sabato 20 luglio in tutto il mondo ricorderemo i cinquant'anni di un grande passo per l'umanità: lo sbarco sulla Luna avvenuto con la missione Apollo 11 della NASA. Se ne sta parlando su quotidiani, riviste, in trasmissioni televisive... ma come si parlava del grande avvenimento sulla stampa del 1969?

Abbiamo raccolto del materiale uscito su alcuni numeri di Epoca, il settimanale edito da Arnoldo Mondadori Editore e pubblicato dal 1950 al 1997. Ci sono interi dossier dedicati alle missioni lunari pubblicati a partire dall'inizio del 1969, interviste ai protagonisti dell'Apollo 11, approfondimenti sulla preparazione dell'equipaggio, le prime fotografie arrivate dalla Luna e perfino i dialoghi tra Neil Armstrong, l'astronauta che per primo ha messo piede sul suolo lunare, e il centro di controllo di Houston.

Questo materiale, insieme a tutte le altre uscite sulla stampa dell'anno lunare, custodiscono non solo un ricordo dell'avvenimento dello sbarco ma anche una testimonianza della società dell'epoca, del progresso e della diffusione della conoscenza che allora era in corso.

Verso l'Apollo 11. Il 5 gennaio 1969, proprio agli inizi dell'anno dello sbarco, Epoca usciva col titolo Un numero storico Terra-Luna.

Tra le pagine della rivista si trovano servizi dedicati alla storia delle missioni spaziali, dallo Sputnik 1, il primo satellite artificiale mandato in orbita intorno alla Terra il 4 ottobre 1957 dall'Unione Sovietica, fino alle missioni Apollo degli Stati Uniti d'America. Non ci si limita, però, a parlare delle tecnologie sviluppate con i vari programmi spaziali e delle tappe raggiunte da ogni viaggio spaziale: molta importanza assumono i protagonisti delle missioni, insieme allo stupore dell'uomo di fronte a ogni piccola conquista di quei programmi spaziali.

Si trova, infatti, anche un'intera sezione dedicata ai "fotografi del cielo" dove, con titoli che fanno percepire la meraviglia nel trovarsi di fronte alla superficie lunare o alla visione dell'intera Terra dallo spazio, una serie di fotografie mostrano cosa si veda da lassù. D'altra parte erano le prime volte in cui si riuscivano a fotografare a colori sia la Luna che la Terra, ottenendo immagini che oggi possono risultare banali e scontate, ma che a quel tempo rappresentavano vere e proprie conquiste.

Per la prima volta tutta la Terra! "Epoca", 5 gennaio 1969

Ci siamo quasi. Il Corriere della sera del 17 luglio 1969 è accompagnato dal supplemento Rapporto sull'era spaziale, tutto dedicato all'uomo sulla Luna. In una decina di pagine vengono ripercorse le tappe che hanno portato all'Apollo 11, ricordando anche Valentina Tereškova, la prima donna ad aver compiuto un viaggio nello spazio, proprio come "la zarina dello spazio", e si parla anche delle ragazze americane escluse dal diventare astronaute (ne abbiamo parlato in un altro articolo). L'articolo In ritardo su Verne mostra come Verne, nei suoi due romanzi Dalla Terra alla Luna e Intorno alla Luna, abbia descritto nel dettaglio l'impresa e la tecnologia che permette all'uomo di raggiungere la Luna, e come poi ci siano state molte analogie tra quanto scritto nei romanzi con quanto sviluppato nella realtà nella missione Apollo. Tra l'immaginazione e la realtà le somiglianze non sono poche.

Nel frattempo su Epoca del 20 luglio "parlano gli eroi della Luna". Neil Armstrong, Buzz Aldrin e Mike Collins si raccontano al pubblico andando a scavare in ricordi e sogni d'infanzia, mettendo in risalto anche il ruolo che le famiglie hanno avuto nel loro percorso.

In questo numero le curiosità a cui si risponde sono molte. Ad esempio: come si vestivano gli astronauti e come si realizzavano le tute spaziali? A Dover, un piccolo paese vicino a Washington, era nata la "fabbrica delle tute", una combinazione, come raccontato proprio su Epoca, tra "un'allucinante sartoria, un laboratorio meccanico di precisione e un'industria da fantascienza". Ogni tuta spaziale che tra quelle mura viene creata era una sorta di "laboratorio scientifico" o "un'astronave in miniatura". La temperatura corporea è mantenuta da un liquido che scorre in un sistema di tubazioni in vinile con cui l'astronauta è a contatto e da un sistema di ventilazione, la pressione corporea è mantenuta da una camera d'aria in neoprene e nylon, dei fogli leggerissimi e preziosi hanno poi il compito di proteggere il corpo dalle radiazioni solari. La tuta è un unico pezzo che comprende anche le scarpe che servono per restare dentro la capsula, mentre per camminare sulla Luna ci sono degli appositi "stivali lunari" che hanno anche l'importante compito di isolare i piedi dalle elevate temperature del suolo calpestato che, se illuminato dal Sole, possono arrivare a 120-150°C. Il "vestito lunare" è completato dal casco e da guanti fabbricati su misura, partendo da calchi in gesso delle mani degli astronauti. Lo zaino, infine, contiene tutti quei sistemi che permettono di controllare i parametri che la tuta deve mantenere.

Sempre quel 20 luglio si racconta come vicino alla bandiera americana e alla targa-ricordo con le firme dei tre astronauti e del presidente americano Richard Nixon, un articolo ricorda di come Armstrong e Aldrin deporranno sulla Luna una piccola scatola di alluminio che contiene un "dischetto di silicone", un "miracolo della tecnologia" per quegli anni, poco più grande di una moneta da 100 lire, con incisi i messaggi del Papa e di 73 Capi di Stato, una dichiarazione dei presidenti americani che avevano approvato il programma spaziale, i nomi dei deputati e dei senatori che hanno fatto parte delle commissioni parlamentari per lo spazio, e i nomi dei direttori e vice-direttori della NASA, dalla sua fondazione fino alla partenza dell'Apollo 11. Dall'Italia, oltre a quello del Papa, era arrivato il messaggio scritto dal presidente Giuseppe Saragat. Tutti messaggi che "resteranno lì per sempre".

Sulla Luna! Il 27 luglio lo sbarco è avvenuto da ormai una settimana e Epoca riporta il dialogo avvenuto tra Armstrong e Houston nei momenti dello sbarco insieme alle prime foto inviate alla Terra. Sono ore incredibili in cui migliaia di americani (e non solo) attendono l'evento con veglie all'aperto o seguendo trasmissioni radio e televisive. La rivista riporta, fase per fase, tutta la partenza della missione, ma per le fotografie a colori bisogna sfogliare l'Epoca del 3 e del 10 agosto. Il 3 agosto era stato pubblicato l'intero Rapporto dalla Luna: tutti i dialoghi tra i tre astronauti e la base di controllo, un documento da cui traspare l'umanità e la passione con cui i tre stavano vivendo quelle incredibili ore. Armstrong descriveva così i suoi primi passi lassù: "[...] la superficie è molto fine e polverosa! Posso, posso raccoglierla abbastanza bene col mio tacco. Aderisce in sottili strati alla suola e ai lati dei miei stivali come polvere di carbone. Affondo solo per una frazione di centimetro, forse per otto millimetri. Ma posso vedere le impronte dei miei stivali e i passi nelle sottili particelle sabbiose".

Ce l'hanno fatta: sono sulla Luna.

È un piccolo passo per l'uomo, ma un salto da gigante per l'umanità. Dal "Rapporto dalla Luna" pubblicato su Epoca del 3 agosto 1969

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