SCIENZA E RICERCA

L'editoriale. Il genoma del "mostro degli abissi"

Vent’anni fa, quando lavoravo all’American Museum of Natural History riuscii ad assistere all’arrivo del primo calamaro gigante mai catturato. Era stato rinvenuto attraverso una spedizione nei mari della Nuova Zelanda, trovando il giant squid spiaggiato. Questo animale è in parte misterioso e meraviglioso, anche perché non è mai stato studiato da vivo. Lo abbiamo visto attraverso le telecamere. Ora, un team di ricercatori dell’università di Copenaghen è riuscito a sequenziare il genoma di “mostro degli abissi”, che ha anche ispirato numerosi racconti e leggende. Possiamo ora guardare dentro ai suoi geni: ha un genoma grande quasi come quello umano e ci sono delle sorprese interessanti. Sono stati trovati molto più geni del previsto che codificano per delle proteine legate allo sviluppo del cervello. È un fenomeno molto raro per altri invertebrati e ciò conferma, come anche per l’octopus, un’intelligenza molto sviluppata, anche se diversa da quella che ci caratterizza. 

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