SCIENZA E RICERCA

L'editoriale. Incontri inaspettati nel Pacifico

Una storia di mare, estiva, ma a tutti gli effetti scientifica. Riguarda un periodo storico molto particolare e molto lontano dall’Europa e i popolamenti antichi delle terre emerse. Sappiamo che circa 20.000 anni fa delle popolazioni siberiane sono scese, attraversando la Beringia, nell’America del Nord, in quella centrale e in quella del Sud, dando origine a una straordinaria irradiazione di popoli, culture e lingue. Molto tempo dopo, tra i 5 e i 3.000 anni fa, ci fu un’altra grande epopea migratoria umana, quella che portò popolazioni provenienti dall’arcipelago indo-malese, dalla Nuova Guinea, dall’Australia verso est, occupando arcipelaghi del Pacifico fino ad arrivare all’isola di Pasqua.

C’è sempre stato il sospetto che potessero esserci stati contatti tra le popolazioni amerinde e quelle polinesiane, dalle Americhe verso il Pacifico. Esistevano alcuni indizi ma non erano sufficienti. Nel 1947 un esploratore norvegese provò a rifare l’ipotetica impresa: costruì una zattera secondo le conoscenze degli amerindi dell’epoca e raggiunse le isole Marchesi, dimostrando la fattibilità dell’impresa. 

Fino ad oggi, però, le analisi scientifiche non avevano ancora dato una risposta definitiva. Ora, su Nature Ecology and Evolution è stato pubblicato uno studio che fa luce su questo aspetto.

Sono stati fatti dei controlli di genetica molecolare molto vasti (su oltre 800 individui provenienti da 17 isole e su 15 gruppi di nativi americani della costa del Pacifico) e il risultato è stato positivo: sono stati trovati dei segmenti di DNA apparentemente con un antenato in comune. Ci sarebbe stato, quindi, un incontro con delle ibridazioni attorno al 1.200 DC, periodo contemporaneo con l’arrivo delle popolazioni polinesiane per esempio nelle isole Marchesi.

Pare che il contatto sia stato unico e avvenuto prima del popolamento dell’isola di Pasqua. Non sappiamo dove sia successo, ma la storia è interessante perché mostra come si possono intrecciare dati archeologici con dati molecolari e intrecciarli in modo interdisciplinare per dare risposta un quesito scientifico.

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