Con la primavera non si risvegliano soltanto le piante, ma iniziano anche tutte le attività di promozione culturale-scientifica del nostro ateneo. Tra pochi giorni, dal 5 al 7 aprile, avremo un inedito: il primo Festival della Salute globale con illustri ospiti. Alla fine di aprile avremo l'edizione di Risvegli e a maggio una collaborazione nuova con il Salone del Libro di Torino dove racconteremo le storie degli 800 anni dell’università di Padova.
Costruire un palinsesto così ricco richiede risorse e un grande sforzo da parte di un grande gruppo di lavoro. Perché farlo? Almeno per tre ragioni fondamentali.
- Siamo nell’era della cosiddetta post-verità: è importante fare comunicazione della scienza in modo autorevole e attendibile.
- La terza missione per gli atenei è ormai formalizzata come dovere fondamentale e deve essere portata avanti.
- Infine, in un’epoca di incertezze, paure e risentimenti bisogna dare un messaggio positivo, almeno sulla ricerca scientifica: è una modalità di sviluppo, formazione e conoscenza straordinaria e in Italia deve essere raccontata, spiegata in modo multimediale e partecipativo. Come diceva Umberto Veronesi la curiosità umana deve essere considerata un diritto fondamentale come l’aria, l’acqua, le risorse e la pace.