SOCIETÀ

L'oroscopo: perché ci crediamo ancora?

Si avvicina la fine del 2019, e con lei quel periodo in cui ci daremo alla nostra lettura preferita. E no, non si parla dell’ultimo saggio di Alberto Angela, né dei thriller che avevamo lasciato indietro quest’estate. Quando il vecchio anno, con la vista offuscata e il bastone, sta per lasciar posto a un marmocchietto che sa ancora di latte, la lettura preferita degli italiani diventa una sola: l’oroscopo.

Sta succedendo già adesso, con gli inserti dei giornali che, con una grafica sempre più accattivante, garantiscono di conoscere il nostro futuro. E se succede un motivo c’è. Facendo un sondaggio random con un campione non statisticamente rilevante, la risposta alla domanda “Ma tu credi agli oroscopi?” appartiene quasi sempre a una sfumatura che va dall’”assolutamente no” al “mah, non tanto”. Se però chiedi, alle stesse identiche persone se leggono l’oroscopo, la risposta quasi certamente apparterrà allo spettro del “sì”, seguito da una giustificazione, per esempio:

·         Lo leggo, ma solo per divertimento

·         Lo leggo, ma solo per smentire le predizioni

·         Lo leggo, ma solo perché lo trovo sul giornale

·         Lo leggo, ma solo perché mi attraggono le figure

·         Lo leggo, ma solo perché non si sa mai

Siamo superstiziosi e ci vergogniamo ad ammetterlo, oppure leggiamo l’oroscopo per inerzia? Effettivamente questo non è un problema che preoccupa più di tanto il Cicap (Comitato italiano per il controllo delle affermazioni sulle pseudoscienze ), come conferma Stefano Bagnasco, fisico all’istituto Nazionale di Fisica Nucleare che per il Cicap coordina il gruppo di studio sull’astrologia: “È vero che moltissimi italiani leggono gli oroscopi, e alcuni di loro in qualche misura ci credono. Sono molto rari, però, quelli che si fanno effettivamente condizionare da ciò che leggono”.

E sì, c’è l’episodio (ancora da verificare) della potenziale datrice di lavoro che ha interrotto il colloquio dopo aver chiesto alla candidata il segno zodiacale (non bastava controllare la data di nascita sul curriculum?) o dell’amica che cambia la data del matrimonio quando scopre che Mercurio è retrogrado. In un libro di memorie, il consigliere dell’ex presidente americano Reagan racconta di come quest’ultimo importunasse le stelle prima di programmare i viaggi di lavoro, ma, se anche fosse tutto vero, sarebbero eccezioni.

Ma come mai, anche solo un pochino, crediamo agli oroscopi? Perché gli oroscopi, pur non avendo alcun fondamento scientifico, dicono il vero. Ecco qui, per esempio, il tuo oroscopo di oggi:

“La settimana potrebbe avere un inizio critico perché è in atto un dissonante aspetto del Sole. Non lamentarti con gli altri, se capita che non ti considerino. Anzi, non è che forse sei proprio tu a privare chi ami delle manifestazioni di affetto di cui ha bisogno?”

Ci abbiamo azzeccato, eh? Il tuo oroscopo non mente. Peccato che non ti abbiamo chiesto il segno zodiacale, ma avremmo potuto fare la stessa predizione anche a partire da quello che hai mangiato a colazione e il fondamento scientifico sarebbe stato lo stesso. Statisticamente, le settimane cominciano male, anche solo per il fatto che è finito il weekend. Non ti chiedere cosa sia il dissonante aspetto del sole, fa molta poesia e questo ci basta. Ci sono anche ottime possibilità che qualcuno ti abbia trascurato: è lunedì anche per il barista sotto l’ufficio, e forse non è stato sollecito come al solito. Non ti lamentare, paga il caffè e chiediti se per caso non hai trascurato qualcuno a tua volta. Hai chiamato i tuoi genitori? A casa tutto ok? Non è che ti sei dimenticato di mandare al tuo capo il report della vostra ultima telefonata? Ah, tra qualche giorno la tua dolce metà potrebbe ricordarsi che è il vostro mesiversario: se ti abbiamo colto in fallo, vuol dire che la stai trascurando. E se nulla di tutto ciò si adatta a te, sei sicuro di aver dato da mangiare al gatto questa mattina? Va da sé, se su tre affermazioni, date in termini neutri e con cautela, ne abbiamo azzeccata una sola, sicuramente ti sarà saltata all’occhio, e magari avrai pensato che l’oroscopo non è del tutto affidabile, ma che qualche fondamento c’è. Per completezza, questo era l’oroscopo dei pesci di una settimana fa (se sei pesci quindi chiama tua madre, e se l’hai già chiamata richiamala: le stelle dicono che si sente sola), ma se ti riconosci in queste affermazioni è normalissimo. Si chiama effetto Barnum, e ne parliamo tra un po’.

Alcune persone pensano che l’oroscopo non possa prevedere il futuro, ma che l’astrologia possa comunque descrivere il carattere attraverso l’analisi di segno zoodiacale e ascendente. Il Cicap sembra d’accordo, e ha anche una pagina dove ti fanno l’oroscopo personalizzato: prova e poi torna qui.
La tua descrizione sarà stata probabilmente calzante, anche se poi avrai scoperto che tutte le frasi sono prese da un database casuale senza alcun legame con la data e l’ora di nascita: tutte queste frasi, infatti, sono state scritte perseguendo l’effetto Barnum, usando cioè affermazioni molto vaghe o tautologiche (valide per tutti). Partendo da queste affermazioni vaghe, spiega Bagnasco, ognuno potrà fare riferimento alla propria situazione personale e ricorderà meglio le affermazioni che più gli si adattano, senza fare le pulci a tutte le altre. Proprio per questo motivo, si può dire una cosa e, magari  poche righe dopo, il suo contrario, sempre con toni molto neutri. Per esempio: “Sei un po’ individualista, ma sotto sotto il benessere degli altri ti sta a cuore”.

Ogni tanto, però, alcuni astrologi si sentono così sotto pressione da sbilanciarsi in previsioni oltremodo precise, contando evidentemente sul fatto che nessuno le andrà a controllare. Il Cicap, però, si è preso la briga di farlo.
Detto questo, non c’è nulla di male nel vivere l’oroscopo come forma di intrattenimento: c’è chi durante le feste va in overdose da Netflix e chi legge l’oroscopo di Paolo Fox o di Simon & The Stars, personaggi di spettacolo più che imbroglioni. Basta resistere alla tentazione di riprendere in mano questi volumetti durante l’anno, quando si tratterà di fare scelte importanti.

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