SOCIETÀ

Trackpad e trattore: in campagna, ma connessi

Negli ultimi anni le nuove tecnologie hanno dato vita a cambiamenti socio-culturali importanti, nelle modalità di lavoro come nella comunicazione fra le persone. In particolare, i social network si sono entrati in maniera capillare nelle nostre vite coprendo un vuoto evidentemente molto avvertito: la mancanza di luoghi collettivi, di rapporti, di “piazze”. Di reti di relazione e di una dimensione comune. Questi strumenti, eredi delle mailing list e dei gruppi di discussione del web 1.0, ma dalle potenzialità molto più ampie, stanno via via modificando i nostri approcci e modelli di socializzazione, e permettendo a molti di lasciarsi alle spalle quella condizione di “folla solitaria” che i media tradizionali, unidirezionali, avevano generalizzato nei decenni precedenti.

Non stupisce affatto, quindi, che si stia valendo di queste potenzialità anche un mondo molto particolare e spesso “dimenticato” come quello contadino, caratterizzato da sempre, per definizione, dalla dispersione sul territorio e dalle difficoltà di comunicazione. Se questi cambiamenti hanno influenzato un settore tradizionale e antico come quello agricolo, orientandolo verso il mondo on line, ciò è dovuto soprattutto alle “nuove leve” dell’agricoltura, i giovani che scelgono di “ritornare alla terra” per le più diverse ragioni: dalla ricerca di uno stile di vita più vicino alla natura, alla scommessa su modi nuovi di svolgere attività tradizionali, per inventarsi un lavoro che altrimenti non c’è. Spesso, si tratta di persone cresciute con il web come estensione naturale delle loro reti di relazione, e il relativo isolamento in cui vengono a trovarsi fra il filare della vigna e l’orto da coltivare, spesso a parecchi chilometri dal paese più vicino, rende ovvia la scelta di mantenere i propri contatti via internet, ma anche di cercare in esso un supporto ai propri interessi.

Esperienze di questo tipo sono diffuse, da alcuni anni, in diversi paesi, dove il web viene utilizzato dai contadini sia per stringere relazioni, scambiare esperienze o vendere direttamente i propri prodotti, sia per aggregare e supportare proposte specifiche, come nel caso delle campagne di sostegno all’agricoltura tradizionale e di piccola estensione o della pastorizia in Francia, Inghilterra, Belgio, Catalogna. Iniziative simili non sono mancate anche in Italia, dove da alcuni anni ci sono reti come “campi aperti” o “accesso alla terra” e dove si è sviluppata la collaborazione fra i coltivatori e i mercati contadini diretti o i gruppi di acquisto solidale, tutte iniziative che senza internet faticherebbero non poco. Ma queste esperienze, alle quali spesso non è estraneo un approccio critico anche marcato verso l’agricoltura “industriale” e la società dei consumi non esauriscono il panorama, anzi: il web, se usato bene, risponde a molti dei problemi degli agricoltori e offre possibilità che si cominciano appena a cogliere, con iniziative anche molto particolari, come adottare animali, diventare pastore o fattore a distanza a distanza.

Una risposta made in Italy a queste nuove esigenze è arrivata recentemente, e da circa un anno l’agricoltura italiana usufruisce di un social network dedicato. Si tratta di YouRural Net, una web community promossa dal Gruppo di lavoro giovani della Rete rurale nazionale che offre agli agricoltori alcuni strumenti online per la condivisione di conoscenze, esperienze e buone pratiche. Il portale propone discussioni, seminari e concorsi sul tema, promuove scambi di sementi e attrezzature e si rivolge in particolare ai giovani, agli esperti del settore, agli studenti della facoltà di agraria o affini e a tutti coloro che si interessano al mondo agricolo e rurale. I creatori si sono ispirati alle strutture a rete dei social network per dare la possibilità agli iscritti di discutere sul web di attività, soluzioni pratiche, innovazioni, opportunità di formazione, con la possibilità concreta di confrontarsi e trovare risposte in modo semplice e diretto. YouRural Net, inizialmente sperimentato in ambito aziendale, viene oggi utilizzato pubblicamente come strumento diretto di partecipazione dei cittadini alle politiche agricole. La scelta di puntare su questo tipo di strumento è frutto di osservazioni sul campo, indagini e ricerche che hanno confermato come per i più giovani sia decisiva la possibilità di confrontarsi on line sulle esperienze altrui, le innovazioni e le pratiche di successo.

L’obiettivo che YouRural Net si pone è riuscire ad individuare più facilmente i bisogni di chi opera nel comparto agricolo per poter meglio orientare le politiche di sviluppo rurale. Attraverso questa community avviene uno scambio di esperienze, di conoscenze e know how a livello nazionale che favorisce la comunicazione tra gli attori interessati e la dinamicità del sistema, dando vita ad un circuito di miglioramento reciproco. La community stimola inoltre la discussione su temi rilevanti a livello europeo, come le proposte per la riforma della Pac (Politica agricola comunitaria). Una rete di agricoltori che sfrutta questo canale per avere accesso alle informazioni su diversi livelli forma un luogo virtuale, ma costituito da persone ed esperienze reali, nel quale è garantita la pluralità dei punti di vista e dal quale si può attingere per tastare il polso del settore e comprenderne meglio le problematiche e le tendenze di sviluppo. E anche, se necessario, per capire cosa è importante cambiare.

Ilaria Canova

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